La FED si ferma, ma resta l’atteggiamento “Falco”

Anche Jerome Powell ha bisogno, ogni tanto, di una pausa. La Federal Reserve ha lasciato invariato l’obiettivo del tasso sui fed funds al 5%-5,25% durante la riunione di giugno 2023, in linea con le aspettative del mercato. Si tratta della prima pausa nella campagna di inasprimento dopo dieci rialzi consecutivi che hanno fatto salire i costi di finanziamento di 500 pb al livello più alto dal settembre 2007.

I responsabili politici hanno dichiarato che il mantenimento dell’intervallo di riferimento in questa riunione consente di valutare ulteriori informazioni e le loro implicazioni per la politica monetaria. Tuttavia, la banca centrale ha sottolineato che sarà pronta ad aggiustare l’orientamento della politica monetaria se emergono rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento dei suoi obiettivi. Un atteggiamento francamente da falco, non da colomba, semplicemente un falco che si è temporaneamente posato su un albero.

Nel determinare l’entità dell’ulteriore inasprimento della politica che potrebbe essere appropriato per riportare l’inflazione al 2% nel tempo, il Comitato terrà conto dell’inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui la politica monetaria influisce sull’attività economica e sull’inflazione e degli sviluppi economici e finanziari.

Ecco comunque l’andamento dei tassi e l’impressionante aumento avvenuto nell’ultimo anno

Il fatto che il mancato aumento non sia stato visto come un’inversione di politica, ma solo come una temporanea pausa riflessiva, è anche significato dal fatto che sia il Nasdaq sia lo SPP500 siano calati dopo l’annuncio. Evidentemente i mercati non credono ci sia un vero cambiamento di politica. Powell non convince nessuno.