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La FDA si rifiuta di fornire i dati del database sugli effetti avvesi del vaccino. Come mai?

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The headquarters of the U.S. Food and Drug Administration (FDA) is shown in Silver Spring, Maryland, November 4, 2009. U.S. health officials unveiled plans to fight avoidable injuries from medication errors or misuse, a problem that harms hundreds of thousands of people each year and can be deadly. REUTERS/Jason Reed (UNITED STATES HEALTH)

Le autorità statunitensi di regolamentazione dei farmaci si rifiutano di fornire le analisi chiave di un database sulla sicurezza del vaccino COVID-19, sostenendo che i risultati fattuali non possono essere valutati separatamente dalle discussioni e indicazioni relative che, invece, sarebbero tutelate dalle norme di legge relative. –

A luglio, l‘Epoch Times ha chiesto alla Food and Drug Administration (FDA) tutte le analisi effettuate dall’agenzia per i vaccini COVID-19 utilizzando un metodo chiamato Empirical Bayesian data mining, che prevede il confronto degli eventi avversi registrati dopo uno specifico vaccino COVID-19 con quelli registrati dopo la vaccinazione con vaccini non COVID-19.

Secondo le procedure operative stabilite dall’agenzia e dal suo partner nel gennaio 2021 e nel febbraio 2022, l’FDA eseguirà l’estrazione dei dati “con cadenza almeno bisettimanale” per identificare gli eventi avversi “segnalati più frequentemente del previsto in seguito alla vaccinazione con i vaccini COVID-19”. L’agenzia eseguirà il data mining sui dati del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).

In una recente risposta, l’ufficio archivi della FDA ha dichiarato a The Epoch Times che non avrebbe fornito alcuna analisi, nemmeno in forma redatta, cioè parzialmente modificata.

L’agenzia ha citato un’esenzione alla legge sulla libertà d’informazione che consente al governo di non divulgare i memorandum e le lettere inter-agenzia e intra-agenzia “che non sarebbero disponibili per legge a una parte diversa dall’agenzia in una controversia con la stessa”.

L’agenzia ha anche fatto riferimento al Codice dei regolamenti federali, secondo il quale “tutte le comunicazioni all’interno del ramo esecutivo del governo federale che sono in forma scritta o che sono successivamente ridotte in forma scritta possono essere trattenute dalla divulgazione al pubblico, ad eccezione delle informazioni fattuali che sono ragionevolmente separabili in conformità con la regola stabilita nel § 20.22, che sono disponibili per la divulgazione al pubblico”.

Non è chiaro perché la FDA non abbia potuto produrre copie delle analisi con informazioni non fattuali ridotte. L’Epoch Times ha fatto ricorso contro la decisione dell’ufficio archivi. La FDA ha rifiutato di commentare, citando il ricorso.

Kim Witczak, cofondatore di Woodymatters, un’associazione senza scopo di lucro che si batte per un sistema di sicurezza dei farmaci e della FDA più forte, ha dichiarato che il rifiuto dell’agenzia di fornire le analisi non è accettabile.

“La segretezza è inaccettabile per un’agenzia che ha dichiarato di essere trasparente con il pubblico sulla sicurezza dei vaccini”, ha dichiarato a The Epoch Times Witczak, che fa parte di uno dei gruppi consultivi esterni della FDA.

“Che senso ha avere i dati VAERS sugli effetti avversi se poi non lo si rende pubblico?”, ha aggiunto.

La Witczak ha detto che le sue preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini sono state accresciute da un recente lavoro del dottor Joseph Fraiman e altri che hanno riscontrato una maggiore incidenza di eventi avversi gravi nei partecipanti vaccinati negli studi originali sui vaccini Pfizer e Moderna rispetto ai destinatari del placebo. Ha fatto notare che l’avvertimento della FDA del 2004 sugli antidepressivi, secondo cui i farmaci potrebbero aumentare il rischio di pensieri e comportamenti suicidi, è arrivato oltre 10 anni dopo gli studi su cui si basava.

“Se questi dati sono disponibili, vergognatevi di non averli resi noti al pubblico”, ha detto la Witczak. “È come se non si fidassero del fatto che le persone possano prendere la decisione migliore per il bene loro e delle loro famiglie”. Peccato che proprio questa sia la situazione attuale in cui le autorità, autoreferenziali, si rifiutano di far analizzare a terzi i dati, probabilmente per la paura che questi potrebbero essere usati per contestare le loro decisioni. Una situazione antidemocratica e antiscientifica, per la verità un’autentica vergogna.

 

 


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