La democrazia è in ritirata in tutto il mondo

Il 15 settembre è stata la Giornata Internazionale della Democrazia e quest’anno il tema era “Potenziare la prossima generazione”.

Secondo le Nazioni Unite, questo mira a mettere l’accento “sul ruolo fondamentale dei giovani nello sviluppo della democrazia e nell’assicurare che le loro voci siano incluse nelle decisioni che hanno un profondo impatto sul loro mondo.”

Come mostra l’infografica di Statista, basata su un’analisi raccolta da Our World in Data, si evidenzia quanto possa essere fragile la democrazia, anzi quanto sia in ritirata. 

La quota della popolazione mondiale che vive in una democrazia elettorale o liberale era al suo apice nel 2000, quando il dato era del 54 percento. Questo valore è crollato bruscamente nel 2019, scendendo dal 50 percento al solo 32.

Mentre la fragilità della democrazia è evidente anche altrove nel grafico, questo è l’esempio più drammatico nel periodo considerato.

L’India è stata la principale causa di questo calo, con la sua retrocessione da parte di Freedom House a una “democrazia parzialmente libera” e a un “autocrazia elettorale” da parte dell’Istituto V-Dem dell’Università di Gothenburg, a seguito della vittoria di Modi nelle elezioni del paese del 2019.

Quest’ultima retrocessione è stata giustificata dalle presunte “pressanti pressioni sulle organizzazioni per i diritti umani, l’incremento dell’intimidazione nei confronti di accademici e giornalisti e una serie di attacchi bigotti, compresi linciaggi, rivolti ai musulmani”, che hanno portato a una “deterioramento dei diritti politici e delle libertà civili”.

Ci sarebbe poi da fare un lunghissimo discorso sulla limitazione della democrazia nella UE, dove certi partiti o certe posizioni politiche sono messe al bando o oggettivamente escluse dalla politica, nonostante abbiano l’appoggio popolare. Ma solo questo discorso richeiderebbe un libro.

L’ascesa della democrazia è stata uno dei più grandi risultati collettivi dell’umanità del secolo scorso, consentendo a larghe fette della popolazione mondiale di vivere in relativa libertà e di avere la possibilità di modificare la politica e la società del proprio paese.

Ma questa espansione ha già raggiunto il suo apice? Il futuro è dell’Autocrazia?