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La Cina supera la Russia come partner commerciale dei paesi dell’Asia Centrale

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Secondo le statistiche ufficiali, la Cina ha superato la Russia come principale partner commerciale dei cinque Stati dell’Asia Centrale. Il Kazakistan è il paese dell’Asia centrale che più recentemente ha visto Pechino superare Mosca in termini di fatturato commerciale annuale.

Nei primi nove mesi del 2023, la Cina ha rappresentato una quota del 21,3% (per un valore di 21,7 miliardi di dollari) del commercio estero totale del Kazakistan, secondo le statistiche compilate dall’Ufficio Nazionale di Statistica del Kazakistan. La quota del fatturato commerciale della Russia è stata del 18,6% (18,9 miliardi di dollari). Le materie prime e le risorse naturali rappresentano la maggior parte delle esportazioni kazake verso la Cina, mentre il commercio di Pechino comprende principalmente prodotti finiti, tra cui articoli per la casa, abbigliamento e automobili.

L’agenzia di stampa Energy Prom ha definito le relazioni commerciali del Kazakistan con la Cina come “un passo avanti e due indietro”, citando i prezzi bassi dell’energia e “la predominanza delle materie prime” nelle esportazioni kazake.
I dati cinesi sul commercio bilaterale differiscono notevolmente da quelli del Kazakistan. Secondo l’inviato di Pechino in Kazakistan, Zhang Xiao, il fatturato del commercio bilaterale nei primi 10 mesi del 2023 è stato di 32,7 miliardi di dollari, con un aumento del 28,5% del valore degli scambi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I media kazaki riportano che la cifra del periodo è stata di 24,3 miliardi di dollari.

Nel frattempo, secondo i dati cinesi, il commercio di transito di Pechino con il Kazakistan è raddoppiato nell’ultimo anno e attualmente si attesta a 1,5 milioni di tonnellate. I funzionari cinesi affermano di voler raggiungere 7,5 milioni di tonnellate di commercio di transito attraverso il Kazakistan entro il 2029. Le merci in transito poi, spesso,, finiscono in Russia. 

Nei primi 11 mesi del 2023, inoltre, la Cina ha rappresentato una quota del 21,3% del fatturato commerciale (per un valore di 12,23 miliardi di dollari) con l‘Uzbekistan, come riporta l’Agenzia Statale di Statistica dell’Uzbekistan. Le esportazioni uzbeke verso la Cina sono state pari a 2,27 miliardi di dollari e le importazioni a 9,96 miliardi di dollari. La Russia è il secondo partner dell’Uzbekistan per fatturato commerciale con una quota del 15,5% (per un valore di 8,86 miliardi di dollari). Le esportazioni di gas naturale uzbeko verso la Cina nel periodo in questione hanno raggiunto un valore di 503 milioni di dollari, quasi due volte inferiore rispetto allo stesso periodo del 2022.

In alcuni valichi di frontiera tra Kazakistan e Cina si registrano lunghi ritardi per le code di camion per i commerci intensi e per i controlli capillari e asfissianti. Ad esempio, l’attesa per i camion e le auto che cercano di attraversare il confine al checkpoint di Nur Zholy può durare più di 11 giorni, secondo la Camera Nazionale degli Imprenditori di Atameken. I camion che trasportano merci sono spesso sottoposti a ripetute ispezioni da parte dei funzionari doganali “senza alcuna spiegazione”, ha dichiarato il gruppo imprenditoriale, citando le lamentele degli autisti. Di recente i funzionari hanno iniziato a far funzionare il checkpoint di Nur Zholy 24 ore su 24 per risolvere il problema degli ingorghi al confine.

L’outlet Zakon.kz ha riferito che un ex direttore del servizio di frontiera del Kazakistan, Darkhan Dilmanov, è stato condannato per “abuso di potere” e ha ricevuto una pena detentiva di quattro anni per aver partecipato a uno schema che prevedeva il trasporto illegale di merci dalla Cina al Kazakistan. Come sempre la burocrazia eccessiva è l’anticamera della corruzione.


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