La Cina sta superando la Russia nel controllo dell’Asia centrale

Sembra che il Cremlino abbia difficoltà ad accettare che la Russia sia in secondo piano rispetto alla Cina quando si tratta di commercio in Asia Centrale.

La riluttanza dei funzionari russi a riconoscere la realtà commerciale è stata messa in mostra durante una fiera commerciale di fine aprile, tenutasi nella capitale uzbeka Tashkent.

In un discorso alla fiera, Igor Kamynin, vice rappresentante commerciale della Russia, ha sostenuto, almeno nel caso dell’Uzbekistan, che la Russia e la Cina sono “partner uguali con una quota uguale nel fatturato commerciale” agli occhi dei leader uzbeki, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa TASS.

Il ragionamento di Kamynin si basa letteralmente su un’idea velleitaria. Per mettere Russia e Cina sullo stesso piano commerciale, ha citato obiettivi commerciali aspirazionali per il 2030, in cui l’Uzbekistan spera di aumentare il fatturato commerciale annuale con Mosca e Pechino a 20 miliardi di dollari ciascuno.

I dati ufficiali del commercio uzbeko per il 2023 sono una conferma della bolla di Kamynin, che mostra un ampio divario di fatturato commerciale tra Russia e Cina. Il fatturato commerciale uzbeko-russo dello scorso anno ammontava a 9,8 miliardi di dollari, quasi il 30% in meno rispetto al totale uzbeko-cinese di 13,7 miliardi di dollari.

Secondo le fonti ufficiali uzbeke, quest’anno la Cina sta mantenendo il suo vantaggio. Il fatturato commerciale bilaterale con la Cina nel primo trimestre del 2024 è stato di 3,01 miliardi di dollari, mentre la Russia è rimasta indietro con 2,5 miliardi di dollari. Se lo schema attuale si mantiene per il resto dell’anno, il valore del commercio bilaterale uzbeko con la Russia rimarrà piatto, mentre il totale della Cina subirà un calo.

L’Uzbekistan non è un’anomalia nella rivalità commerciale regionale russo-cinese. Le statistiche ufficiali per il 2023 mostrano che la Cina ha superato la Russia nel fatturato commerciale con tutti e cinque gli Stati asiatici regionali.

La Russia ha dellle difficoltà a mantenere il passo nell’export con questi paesi, anche perché non è colpita dalle sanzioni quindi può esportare beni tecnologici  e di consumo con una facilità che la Russia non può permettersi. La Cina ne approfitta per controllare sempre di più l’area.