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La Cina si riempie le riserve a basso costo con il petrolio russo. Noi a guardare…
La Cina è in trattative avanzate con la Russia per acquistare petrolio a basso costo e rifornire le riserve strategiche, rafforzando quindi i legami fra le due grandi potenze. Ciò renderebbe ulteriormente più inutili le sanzioni al petrolio russo da parte della Commissione Europea.
Bloomberg riporta giovedì che “il greggio verrebbe utilizzato per riempire le riserve petrolifere strategiche della Cina e le trattative sono condotte a livello governativo con scarso coinvolgimento diretto delle compagnie petrolifere, ha detto una persona a conoscenza del piano“.
Il divieto degli Stati Uniti sulle importazioni di petrolio russo, arrivato all’inizio dell’invasione dell’Ucraina, è già servito a spingere un maggior numero di petroliere russe a est verso l’Asia, deviando dai mercati occidentali. Anche l’India avrebbe approfittato dei prezzi relativamente più bassi, anche se i volumi non sarebbero ampi come quelli cinesi.
Una fonte al corrente dei colloqui ha detto che non sono abbastanza vicini da garantire la firma di un accordo, né si conosce al momento il volume stimato di greggio che Pechino starebbe cercando.
“C’è ancora spazio per ricostituire le scorte e sarebbe una buona occasione per farlo, se è possibile reperirle a condizioni commercialmente interessanti“, ha dichiarato a Bloomberg Jane Xie, analista senior del settore petrolifero presso la società Kpler.
Il rapporto cita la società di analisi dei dati per stimare che “le scorte complessive della Cina sono a 926,1 milioni di barili, in aumento rispetto agli 869 milioni di barili di metà marzo – ma ancora inferiori del 6% rispetto al record di settembre 2020”. A titolo di confronto, “la Riserva Strategica di Petrolio degli Stati Uniti ha una capacità di 714 milioni di barili. Attualmente ne contiene circa 538 milioni”. quindi la Cina ha riserve ben superiori a quelle USa e sta cercando come poterle attivamente rafforzare.
La Cina rimane il più grande acquirente di petrolio russo al mondo: i dati ufficiali del governo cinese per il 2021 mostrano che ha importato quasi 1,6 milioni di barili al giorno di greggio russo in quell’anno.
Ma l’impatto immediato delle azioni punitive occidentali contro Mosca ha visto un aumento delle spedizioni verso l’Asia. “La Cina sta chiaramente acquistando più carichi Ural. Le esportazioni degli Urali verso la Cina sono più che triplicate. Questo nonostante l’indebolimento delle importazioni cinesi”secondo fonti Reuters. Nel frattempo rischia di crearsi una sorta di “Concorrenza fra sanzionati”, con anche l’Iran che esporta abbondantemente sia verso la Cina sia verso l’India e a prezzi scontati. Insomma per chi lo vuole il petrolio c’è, e pure a basso costo.
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