Attualità
LA CINA POTREBBE PAGARE L’AUMENTO DI TASSI PIU’ DEGLI USA
Il prossimo aumento dei tassi USA potrebbe avere una vittima eccellente: la Cina.
Il governo cinese ha costantemente agganciato la propria valuta al dollaro, per mantenere la stabilità nei confronti del maggiore mercato di riferimento. Quindi nel corso dell’ultimo anno, nonostante le limitate svalutazioni effettuate dalla banca centrale cinese, lo yuan ha seguito il dollaro in tutte le sue rivalutazioni.
Questo è il dollaro rispetto ad un basket di valute, vediamo ora lo yuan.
Vediamo come l’andamento del dello Yuan, rispetto al basket, segua quello del dollaro al netto delle svalutazioni della valuta cinese a partire da agosto.
Ora la Banca Centrale Cinese (PBOC) ha cercato di staccarsi dal dollaro, come appunto dimostrano le ultime svalutazioni ed anche l’entrata nel basket del FMI, e quindi sta facendo mosse per permetter alla valuta di muoversi libera sul mercato.
La Cina sta cercando di ottenere una situazione ottimale, particamente impossibile, la cosiddetta “Impossible trinity”: crescita con riduzione dei tassi di interesse e contenimento della svalutazione per impedire la fuga dei capitali. Comunque una eventuale ulteriore rivalutazione dello yuan a seguito della politica della FED porterebbe ad una nuova spinta deflazionistica interna ed un ulteriore rallentamento della crescita. Sappiamo bene come quest’ultimo fattore sia importante per il governo di Pechino, che , per rivitalizzarla, è giunto a far festeggiare il Natale…..
In generale si riconferma la necessità di gestire in modo autonomo la moneta, senza agganciarla a nessuna valuta estera, ma lasciandola libera di fluttuare e di seguire l’andamento economico. Una lezione che noi italiani, con l’euro, stiamo imparando proprio per bene.
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