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Economia

La Cina inizia a comprare petrolio sul mercato internazionale con lo Yuan digitale

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La de-dollarizzazione continua ad accelerare con la notizia dello Shanghai Petroleum and Natural Gas Exchange (SHPGX), una borsa sostenuta dalla Cina per il commercio di prodotti legati all’energia, che regola la sua prima transazione transfrontaliera in yuan digitale.

Giovedì, il canale di notizie finanziarie con sede in Cina “Yicai” ha riferito per la prima volta che PetroChina International ha acquistato un milione di barili di petrolio greggio utilizzando lo yuan digitale. È stato il primo accordo petrolifero all’estero della borsa in yuan digitale. Tuttavia, il nome del venditore non è stato reso noto.

SHPGX ha effettuato diverse transazioni in yuan all’inizio di quest’anno: a marzo, PetroChina e TotalEnergies hanno completato una transazione di gas naturale liquefatto denominata in yuan sulla borsa. Secondo la borsa, quest’anno si sono verificate quattro transazioni di GNL.

La banca centrale cinese ha avviato il progetto dello yuan digitale nel 2014 e ha sperimentato la valuta elettronica in numerose regioni della Cina, con risultati talvolta non eccezionali. Ora la seconda economia mondiale si sta preparando a utilizzare lo yuan e la sua versione digitale nel commercio e nella finanza internazionale come alternativa al dollaro.

Mentre nel consumo diretto lo Yuan digitale ha la concorrenza di sistemi ben consolidati in Cina, come AliPay, oltre che ancora qualche problema di accettazione da parte dei consumatori per i timori di controllo personale, al contrario l’accoglienza sui mercati mondiali delle materie prime può essere molto più semplice: comunque si tratta di transazioni pubbliche e tracciate, già pagate elettronicamente, per le quali il cambiamento sarebbe minimo

Ad agosto, il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto ai paesi BRICS di creare una valuta comune mentre il mondo cerca di aggirare il sistema finanziario basato sul dollaro, per ora senza riuscirci.

Il presidente del Brasile ha affermato che la valuta BRICS “aumenta le nostre opzioni di pagamento e riduce le nostre vulnerabilità”.

Gli Stati Uniti che hanno escluso la Russia dal sistema di messaggistica SWIFT che è alla base della maggior parte dei pagamenti globali in risposta all’invasione dell’Ucraina hanno potenziato la tendenza alla de-dollarizzazione.

Resta da vedere chi esattamente PetroChina abbia pagato lo yuan digitale per il petrolio greggio, ma potrebbe non essere escluso che sia stata la Russia, considerando che è stata esclusa dal sistema SWIFT, inoltre le esportazioni di petrolio verso la Cina hanno raggiunto un livello record.


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