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La Banca d’Inghilterra svela un piano per sostenere con acquisti i titoli di stato. Questi precipitano

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La Banca d’Inghilterra ha presentato misure per evitare vendite eccessive di titoli da parte dei fondi pensione nel tentativo di stabilizzare i mercati finanziari britannici, mentre il Tesoro britannico ha cercato di tranquillizzare i mercati anticipando al 31 ottobre il tanto atteso piano fiscale, il tutto soprattutto per limitare la caduta di valore, e quindi l’incremento di interessi, dei titoli di stato britannici.

La banca ha anche annunciato le nuove regole, più morbide per il riacquisto dei titoli di stato inglesi, che entreranno in vigore venerdì al termine del programma di emergenza da 65 miliardi messo in atto la scorsa settimana.  Poco dopo, il Cancelliere Kwasi Kwarteng ha confermato che avrebbe anticipato il suo piano fiscale a medio termine rispetto alla data precedentemente prevista del 23 novembre e avrebbe chiesto all’indipendente Office for Budget Responsibility di fornire previsioni fiscali ed economiche nella stessa data.

In una dichiarazione rilasciata prima dell’apertura dei mercati di lunedì, la BoE ha affermato che questa settimana aumenterà il limite degli acquisti di debito pubblico britannico e lancerà una nuova linea di finanziamento a breve termine per affrontare la crisi di liquidità del settore pensionistico del Regno Unito.

L’ultimo intervento arriva in un periodo di turbolenza dei mercati finanziari britannici dopo il “mini” bilancio di Kwarteng del 23 settembre, in cui il cancelliere ha annunciato 45 miliardi di sterline di tagli fiscali non finanziati, cioè di nuovo debito o di scommessa sulla crescita. Questo, iniseme alle tensioni internazionali,  ha fatto cadere iol valore dei titoli e costretto la BoE ad intervenire in emergenza.  Quindi lunedì la BoE ha dichiarato di essere pronta ad aumentare l’entità dei suoi acquisti giornalieri di titoli di Stato britannici per “garantire una capacità sufficiente per gli acquisti di gilt” prima che il programma termini venerdì. Sebbene la banca centrale possa acquistare un massimo di 5 miliardi di sterline di gilt al giorno durante il suo intervento, nei primi otto giorni ha acquistato un totale cumulativo di meno di 4 miliardi di sterline, il che significa che conserva uno spazio significativo per ulteriori acquisti se necessario questa settimana.

Quindi la BoE “Avrebbe fatto i compiti” per garantire la stabilità del mercato dei titoli di stato britannici. Tutto questo è servito? No, non è servito praticamente a nulla. I titoli di stato a 10 anni inglesi, i Gilt, sono precipitati ancora di valore al livello della crisi della scorsa settimana e i rendimenti sono andati  di nuovo al 4,5%.

 

Attualmente solo  a, 4,502%. La BoE ha  fatto quasi tutto giusto, ma le aspettative negative sono tali per cui anche la sua azione è stata inutile, anzi è apparsa una conferma della debolezza dei titoli di stato britannici. Nello stesso tempo i sistemi monetari sono comunque collegati e, in questo caso, si sconta anche la politica restrittiva annunciata della BCE che influenza  gli interessi in Sterline.

Probabilmente la BoE dovrà “Fare di più”. Magari iniziare ad agire potentemente sul mercato, anche a costo di mettersi in tasca una  fetta consistente del debito britannico.


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