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JPMorgan prevede lo “Short Squeeze” a partire dal prossimo mese

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Ci stiamo avvicinando a un nuovo ciclo di crescita che schiaccerà le scommesse al ribasso di molti fondi, e non solo nel settore azionario. Questo è il pensiero dell’analista quantitativo di JPMorgan,  Marko Kolanovic, che ha  creato un modello relativo a un ciclo ma lungo termine per le materie prima, a partire dal petrolio.

Premettiamo che, allo stato attuale, uno dei settori meno apprezzati dagli investitori è proprio quello energetico. Anche se il petrolio è tornato ad aggirarsi attorno ai 60 dollari, come avveniva prima della crisi Covid-19, nello steso tempo il grosso degli analisti si aspetta che questo sia un rialzo solo temporaneo, che si esaurirà presto. Secondo Marko, invece, è solo l’inizio di un nuovo corso.

Premettiamo che comunque l’arrivo dei piccoli investitori a caccia di asset shortati e poco liquidi da far esplodere di valore comunque, anche con interventi limitati. Questo ha avuto come risultato un calo delle rischiose vendite allo scoperto, come si vede dal grafico sottostante:

Secondo Marco esiste  un ciclo di 12 + 12 anni relativo al petrolio che ha toccato il proprio punto di svolta minimo con la crisi covid-19.

Quindi l’attuale rimbalzo non sarebbe un elemento episodico, ma una parte di un nuovo ciclo, della durata di 24 anni, che viene a definire il settore energetico e del petrolio in particolare. Quali saranno i fattori che spingeranno alla crescita dei valori energetici e del petrolio?

  • Fine del covid-19 e riaperture delle economie:
  • crescita “Ruggente” delle economie;
  • fine delle guerre commerciali e della recessione manifatturiera;
  • politiche monetarie ultra morbide;
  • tolleranza all’inflazione;
  • indebolimento del dollaro;
  • politiche fiscali espansive;
  • afflussi finanziari;
  • il nuovo settore della mobilità elettrica;
  • incertezza nelle fonti eoliche e solari;
  • erosione della capacità produttiva del petrolio.

Molti punti identificati dall’analista sono corretti e condivisibili, altri dovrebbero portare a una controtendenza, come, ad esempio, l’identificazione di nuove fonti energetiche, che dovrebbe progressivamente alleggerire, non aumentare, la dipendenza del petrolio. Inoltre bisogna avere sempre una visione evolutiva dei cicli economici, partendo da Giambattista Vico, quindi valutare che i cicli non su muovono mai esattamente come i precedenti. Comunque si tratta di un’analisi molto interessante e di  cui fare le dovuto considerazioni.

 

 

 

 


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