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Jack Dorsey lascia Twitter. Motivi economici?

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Jack Dorsey, CEO e uno dei fondatori di Twitter, lascia la guida dell’azienda. L’annuncio, ovviamente, è stato fatto con un Tweet

 

Dopo quasi 16 anni in cui ho ricoperto un ruolo nella nostra azienda… da co-fondatore a CEO, a Presidente, a Exec Chair, a CEO ad interim a CEO… ho deciso che è finalmente giunto il momento per me di andarmene. Come mai?

Si parla molto dell’importanza che un’azienda sia “guidata dal fondatore”. In definitiva, credo che sia gravemente limitante e un singolo punto di fallimento. Ho lavorato duramente per garantire che questa azienda possa staccarsi dai suoi fondatori e fondatori. Ci sono 3 ragioni per cui credo che ora sia il momento giusto

Al suo posto subentra Parag Agrawal, cresciuto internamente a Twitter e con un background tecnico.

Perchè lasciare il social media, per la seconda volta? In realtà Twitter è solo un mezzo successo: fenomeno culturale, usato da molti per comunicare, non è mai riuscito a capitalizzare economicamente la sua importanza. Nei giganti del web, dal punto di vista finanziario, è un nano. Alla fine è meno capitalizzato di Docusign (37 mld contro 49) ed è la metà di Snap (Snapchat) che ne vale 79. Dorsey poi si sta sempre più interessando di valute virtuali e del sistema di pagamenti Circle, per cui vorrà seguire una strada nuova.

Le azioni hanno avuto un picco al primo annuncio, poi cancellato, per quotare a poco meno che all’apertura. Nulla di eccezionale, nonostante sia finita un’epoca.

Chissà se la nuova guida cambierà qualcosa, anche dal punto di vista della libertà di espressione, o magari se introdurrà qualche nuovo servizio. Perché dopo FB anche Twitter ha bisogno di reinventarsi.

 

 


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