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Israele esporta il primo carico di petrolio greggio nella sua storia

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Israele si sta unendo al club degli esportatori di petrolio: lunedì una nave cisterna ha caricato il greggio dalla FPSO (Floating Production Storage and Offloading) che sta sviluppando il giacimento di Karish, come riporta il Financial Times.

Karish è principalmente un giacimento di gas, ma ha associato del petrolio greggio, il primo dei quali viene ora caricato su una nave cisterna per essere trasportato all’estero. La petroliera Seliger, una Aframax con la capacità di trasportare 700.000 barili di greggio, è stata localizzata dai satelliti vicino alla FPSO di Karish domenica sera e ha caricato il greggio dall’unità lunedì, secondo il FT. Le misure di sicurezza durante le operazioni sono state rafforzate per evitare che gruppi come gli Hezbollah libanesi, sostenuti dall’Iran, tentassero di interrompere il carico.

Energean, l’operatore del giacimento di Karish, è felice di aiutare Israele a entrare nel “club degli esportatori internazionali di petrolio”, ha dichiarato al FT l’amministratore delegato della società Mathios Rigas. L’imminente esportazione del primo carico di greggio in Israele è una “pietra miliare” per Energean, quotata a Londra, ha aggiunto Rigas.

Energean ha annunciato l’arrivo del primo gas dal giacimento di Karish a fine ottobre 2022, meno di due settimane dopo che Israele e Libano hanno raggiunto un accordo per risolvere la loro lunga disputa sul confine marittimo.

“Abbiamo realizzato un progetto storico che porta concorrenza al mercato israeliano del gas, aumenta la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nella regione dell+’East Med e fornisce energia pulita e conveniente che sostituirà la produzione di energia elettrica a carbone, con un impatto significativo sull’ambiente”, ha dichiarato Rigas di Energean.

In un aggiornamento commerciale e operativo del mese scorso, Energean ha dichiarato che il primo carico di idrocarburi liquidi dal giacimento di Karish, sollevato in base a un contratto con Vitol, era previsto per febbraio 2023.

Israele e Libano hanno raggiunto in ottobre un accordo storico per risolvere la disputa sui loro confini marittimi, un accordo che potrebbe aprire la strada a una maggiore esplorazione di petrolio e gas nelle acque del Mediterraneo orientale, dove negli ultimi anni sono state fatte importanti scoperte di gas. A seguito dell’accordo, TotalEnergies, Eni e QatarEnergy sono ora partner in due blocchi di esplorazione al largo del Libano che presto dovrebbero dare dei frutti energetici importanti.


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