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Economia

Terremoto Société Générale: blitz a Parigi e Lussemburgo, dirigenti in stato di fermo per frode fiscale da miliardi

Bufera sulla finanza francese. Blitz alla Société Générale per una presunta frode fiscale da miliardi: perquisizioni a Parigi e dirigenti in stato di fermo. Tutti i dettagli sull’operazione.

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Un grosso scandalo fiscale sta per scoppiare in Francia. Martedì 24 giugno sono state effettuate perquisizioni nei locali della Société Générale a La Défense, a Parigi, e in Lussemburgo. L’operazione rientra in un’inchiesta avviata a gennaio 2024 per presunto riciclaggio di denaro e frode fiscale. Diversi dirigenti della banca sono stati posti in stato di fermo.
Si tratta di un’operazione di vasta portata che coinvolge una delle principali istituzioni finanziarie francesi con 28 miliardi di ricavi.  Quattro persone, inclusi diversi dirigenti della banca, sono state poste in stato di fermo, e anche le loro abitazioni sono state perquisite. L’operzione è stata massiccia ed ha interessato ben 80 investigatori che stanno analizzando un miriade di documenti riguardanti il Gotha della finanza francese. 
L’inchiesta, affidata all’Office national anti-fraude (Onaf), è stata aperta a gennaio 2024 dal Parquet national financier (PNF). L’obiettivo è verificare se la banca abbia istituito o facilitato complessi schemi fiscali per grandi imprese francesi, con l’intento principale di ridurre artificialmente il loro carico fiscale. 

Un’inchiesta distinta dall’affare “CumCum”

Le indagini si concentrano su presunti reati di “riciclaggio e frode fiscale”, “riciclaggio e frode fiscale in concorso e aggravato” e “associazione a delinquere”. Secondo una fonte giudiziaria i fatti potrebbero risalire a “dal 2009 in Francia e all’estero, in particolare in Lussemburgo”. Il PNF ha precisato che questa procedura è distinta dall’inchiesta sul presunto schema fiscale “CumCum”, basato su scambi di titoli intorno ai periodi di pagamento dei dividendi per evadere le tasse.
Lo scandalo, enorme, da miliardi di euro, o meglio decine di miliardi, è scoppiato in Germania, e prevedeva il trasferimento fittizio di titoli azionari, importanti partecipazioni, al momento del pagamento dei dividendi, in modo di farli risultari in  legislazioni con un regime fiscale favorevole. Peccato che tutto fosse solo una finta per frodare le imposte. Un giochetto che il povero artigiano italiano neanche può pensare.
Secondo le informazioni disponibili, l’operazione di martedì ha coinvolto 80 investigatori, sia in Francia che all’estero, oltre a 11 magistrati e assistenti specializzati del Parquet national financier. Contattata dall’AFP, la Société Générale ha preferito non rilasciare commenti a questo stadio, anche perché se fosse confermata, c’è il rischio che le ricadute finanziarie per la società siano colme di molti zeri.  Curiosamente il titolo della società non ha risentito particolarmente della notizia, almeno per oggi.

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