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Inflazione: i tedeschi stanno perdendo la pazienza, politicamente sarà un colpo (aggiornato con i dati di oggi)

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AGGIORNATO CON I DATI INFLAZIONISTICI DI OGGI

I tedeschi cominciano a seccarsi per la politica espansiva della BCE e questo avrà delle conseguenze politiche sicure. Prima la ricerca poi le considerazioni.

Secondo una ricerca condotta da DIA Germania la maggioranza dei tedeschi  si aspetta un’inflazione ancora alta. Per essere precisi la maggior parte dei tedeschi presume che l’inflazione rimarrà alta come lo è ora o addirittura aumenterà nei prossimi anni. Solo una piccola minoranza crede in un ritorno ai tassi d’inflazione estremamente bassi del recente passato. Questo è il risultato dell’ultimo trend della DIA Germania, che l’istituto di ricerca d’opinione Insa Consulere ha raccolto per conto dell’Istituto tedesco per la previdenza.
Secondo questo, un terzo degli intervistati ipotizza che il tasso di inflazione si manterrà al livello del tre-quattro per cento, come avviene attualmente. Quasi altrettanti (31%) si aspettano addirittura che l’inflazione continui a crescere e sono possibili aumenti superiori al 5%. Le aspettative d’inflazione aumentano con l’età. Un numero significativamente maggiore di persone di 50 anni e oltre assume un tasso d’inflazione costantemente elevato rispetto alle fasce di età fino a 39 anni. “Le ragioni di questa valutazione più scettica non sono state determinate nel sondaggio, ma si può presumere che le persone anziane ricordino ancora fasi con alta inflazione nei decenni precedenti e che queste esperienze influenzino anche la visione degli sviluppi futuri”, prova il portavoce della DIA Klaus Morgenstern spiega queste differenze.
Inoltre, le valutazioni dell’andamento dell’inflazione dipendono chiaramente dalle preferenze dei partiti. La maggioranza degli elettori dell’AfD (56 percento) e degli elettori del partito di sinistra (46 percento) presume che l’inflazione continuerà a salire. Gli altri gruppi di elettori, invece, hanno indicato che il tasso d’inflazione rimarrebbe al tre-quattro per cento nel prossimo futuro.

Il mese scorso l’inflazione tedesca ha toccato un punto che non vedeva da venti anni, il 3,8%. I dati preliminari usciti proprio oggi danno un 3,9%, ancora peggio. La fiammata  non era dovuta solo all’aumento dell’IVA, ma si rivela più duraturo.

Il questo momento il debito tedesco paga un -0,46% d’interessi sul debito pubblico, in che rende il tasso reale negativo, se fosse confermato un livello simile inflazionistico, di oltre il 4,3%!. Potete ben capire come questo fatto, che porterebbe solo gioia in Italia, porti invece terrore e disperazione nelle terre teutoniche. Quindi la politica dovrà tenerne conto ora, alla vigilia di una tornata elettorale che vede la CDU non come primo partito, sia dopo.   I Verdi sono poco sensibili sul tema, ma la AfD ne farà un cavallo di battaglia portando via ulteriormente voti alla CDU/CSU. Le pressioni sulla BCE saliranno alle stelle. Eppure la BCE non ha altra scelta in un momento in cui anche la variante Delta fa sentire il suo peso economico e dove il debito pubblico è un tema pesante anche in Francia e Spagna.

L’alternativa? Dexit, almeno dall’unione monetaria,  se ne hanno il coraggio. Con quella risolverebbero tutti i loro problemi.


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