Seguici su

Attualità

In Finlandia lo stato ricorre alla Corte Suprema contro chi ha citato il Vangelo

Pubblicato

il

La finlandese Päivi Räsänen, una donna politica con grande esperienza,  è stata assolta due volte dopo che il governo finlandese l’aveva perseguita per aver citato la Bibbia, sena neanche intenzzioni offensive, in un discorso riguardante l’omosessualità. L’accusa è quella di un gravissimo crimine d’odio, e sicuramente l’odio c’è, ma magari non proviene da dove si immagina.

Dopo due assoluzioni con formila piena il procuratore finlandese sta cercando di appellarsi alla decisione del novembre 2023 a sostegno della sua fede e della libertà di parola, riuscendo a stabilire un autentico record nella persecuzione dei cristiani che non si vedeva dai tempi dell’imperatore Diocleziano.

Räsänen è un membro di lunga data del Parlamento, ex leader del Partito Cristiano Democratico Finlandese ed ex ministro degli Interni. È anche un medico e madre di cinque figli che critica fortemente l’omosessualità, che descrive come un “disturbo dello sviluppo psicosessuale”.

Nel 2019 ha messo in discussione la sponsorizzazione da parte della sua chiesa di un evento di orgoglio LGBT.

Il 17 giugno dello stesso anno ha pubblicato su Twitter una dichiarazione in cui metteva in dubbio la compatibilità della sponsorizzazione con la Bibbia, collegandosi a una fotografia di un passo biblico, Romani 1:24-27, su Instagram. Ha anche pubblicato il testo e l’immagine su Facebook. Romani 1: 24-27 dice quanto segue:

24 Per questo Dio li ha abbandonati all’impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; 25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

In seguito ha dichiarato che “lo scopo del mio tweet non era in alcun modo quello di insultare le minoranze sessuali. La mia critica era rivolta alla leadership della chiesa“.

È stata accusata in base alla legge sui “crimini di guerra e contro l’umanità“. Evidentemente la citazione del Vangelo è diventata un crimine contro l’umanità.

Nel 2022, il tribunale distrettuale di Helsinki ha assolto all’unanimità Räsänen dalle accuse di incitamento all’odio, affermando che “non spetta al tribunale distrettuale interpretare i concetti biblici”.

Piuttosto che ripensare al suo attacco alla libertà di parola, il governo finlandese si è appellato alla Corte d’Appello di Helsinki, ma il governo ha nuovamente perso all’unanimità.

Ora il Pubblico Ministero si appella alla Corte Suprema in quello che sembra più una reazione rabbiosa e  cieca che il risultato di  un ragionamento legale. Se, come previsto, perderà anche in Corte Suprema, che farà il Pubblico Ministero? Brucerà il Vangelo?

Questo evento non è altro che l’ennesimo calo di intolleranza verso la libertà di parola e l’ennesimo tentativo di imporre il pensiero unico a suon di processi in tribunale.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento