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In Cina le città ammorbidiscono i divieti contro le auto a benzina per recuperare i consumatori

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L’economia sta facendo pesare il suo effetto anche sui deisderi “green” di tante amminisstrazioni locali. La città cinese di Hangzhou, una delle tante grandi città cinesi che limitano i permessi di transito per le nuove auto a combustibile fossile per ridurre l’inquinamento e la congestione del traffico, sta allentando le restrizioni sull’ammissibilità al possesso di auto nel tentativo di rilanciare la spesa dei consumatori e l’economia, come riporta l’agenzia di stampa economica Caixin Global.

Hangzhou, insieme a Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou, ha avuto tali restrizioni per quasi un decennio. Le autorità cittadine di Hangzhou hanno concesso solo 80.000 nuove targhe per auto a benzina e diesel all’anno, attraverso una lotteria. Per fare un confronto, nel febbraio 2023, più di 800.000 residenti si sono registrati per partecipare alla lotteria per vincere meno di 5.000 targhe, osserva Caixin. In Cina, per limitare le auto, vengono proprio limitate le immatricolazioni di certe auto in certe aree.

Quest’anno il governo ha iniziato ad alleggerire le restrizioni, permettendo ai residenti che non hanno vinto la lotteria per più di 72 volte di richiedere direttamente una targa per un veicolo a benzina o diesel.

L’obiettivo dell’alleggerimento delle restrizioni è quello di stimolare la spesa dei consumatori e l’economia. Quest’anno, la Cina ha avuto un percorso altalenante per riprendersi dalle restrizioni legate al Covid che sono durate quasi tre anni. La crisi del settore immobiliare e la ripresa discontinua della produzione manifatturiera hanno pesato sull’economia cinese e sulle sue prospettive a breve termine.

Mentre le vendite di veicoli elettrici (EV) in Cina continuano ad aumentare, il mercato automobilistico nel suo complesso è in difficoltà, anche a causa delle limitazioni delle targhe nelle grandi città, ha scritto Cui Dongshu, segretario generale della China Passenger Car Association, in un articolo dell’inizio di quest’anno, ha osservato Caixin. I consumatori, ovviamente, non comprano le auto che non possono immatricolare, ma questo fa cadere le vendite e il governo non può più permetterselo.

Cui ha chiesto la cancellazione a livello nazionale delle restrizioni sulle licenze per i veicoli passeggeri alimentati a combustibili fossili. Secondo Cui, se le restrizioni venissero abolite, le vendite di autovetture in Cina aumenterebbero di circa 10 milioni di unità in cinque anni.
L’aumento delle vendite di benzina e diesel porterà a un aumento della domanda di carburante in Cina.

Prima o poi molti centri urbani europei si troveranno, allo stesso modo, a dover rivedere i divieti per le auto ICE pur di poter rivedere i comnsumatori.


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