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In Cile vince la sinistra radicale. Revisione della costituzione in vista, e problemi per le auto elettriche

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Nelle elezioni per definire chi riscriverà la costituzione del Cile, i partiti tradizionali, tra cui la coalizione di centrodestra al governo del presidente Sebastián Piñera, Chile Vamos, sono stati duramente puniti, vedendo i loro seggi parlamentari e l’influenza diminuire notevolmente a favore di candidati sia indipendenti, sia di estrema sinistra sia  radicali.

Con oltre il 90% dei voti spogliati  lunedì pomeriggio, la coalizione di Pinera ha vinto solo il 20% dei 155 seggi dell’Assemblea costituzionale (a 37 seggi), mentre i partiti tradizionali di centrosinistra hanno raccolto solo 25 seggi, lasciando la parte del leone a ” blocchi radicali “che includono comunisti e persone di sinistra indipendenti che sono intenzionate ad attuare cambiamenti radicali alla costituzione cilena che risale al governo militare del generale Pinochet.

La radicale rielaborazione della costituzione è stata una richiesta centrale delle proteste del 2019 innescate dagli alti costi della vita e dalla dilagante disuguaglianza (che notoriamente, va ricordato, è stata inizialmente innescata da un aumento del prezzo della metropolitana di $ 0,04 data la lunga rabbia bollente tra la classe lavoratrice ).

Durante le proteste contro la disuguaglianza del 2019 che hanno scosso il Cile, tramite AFP
Secondo la BBC, ora con più del 98% dei voti contati, “i candidati indipendenti si erano assicurati 48 seggi, 28 di sinistra, 25 di centro sinistra e 37 di coalizione di destra”. E altri 17 seggi andranno ai rappresentanti dei gruppi indigeni, questi ultimi che sono stati una forza trainante nelle proteste e nei disordini del 2019.

Dato che il governo al potere ha fallito completamente nella sua battaglia per assicurarsi il livello di un terzo dei seggi, sogli necessaria per bloccare i grandi cambiamenti, il nuovo progetto di costituzione sarò sicuramente ssbilanciato verso sinistra, anzi verso la sinistra radicale,   bozza che sarà confermata da un voto popolare nel 2022.

Il Cile aveva la costituzione più liberista del Sud America, eredità dell’ultima era Pinochet. Il cambiamento così radicale ha spaventato i mercati ed anche il peso ne ha risentito.

Grossi timori vi sono per il litio, di cui il Cile è uno dei grossi produttori mondiali. Le miniere sono date in concessione i privati sull base della vecchia Costituzione che la sinistra radicale vuole rivedere. Quindi è probabile che queste vengano cancellate o profondamente riviste, portando alla loro nazionalizzazione o a un aumento dei costi di estrazione e quindi di produzione delle batterie al litio. Una sorta di crisi petrolifera anni ’70, ma basata sull’elettrico.

Vedremo se la nuova costituzione combinerà crescita e giustizia sociale, o se aprirà la strada a un periodo di turbolenze.

 


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