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In 24 ore di (non) azione si è ottenuto più che in 24 mesi di prediche.

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Appare chiaro che la vicenda delle ONG al servizio del trasporto immigrati sta volgendo al termine in un modo desiderato dal Governo italiano nel suo complesso. I ministri Salvini e Toninelli hanno agito nel rispetto delle norme del mare, che permettono la chiusura dei porti ad una nave che si sospetti trasporti immigrati clandestini, mentre Themis, la missione europea succeduta a Triton, non rende automatico ed obbligatorio lo sbarco nei porti italiani.

Sono state necessarie meno di 24 ore di braccio di ferro per ottenere che il maledetto monopolio italiano allo sbarco venisse superato. Del resto non è vero che non vi erano porti di accoglienza e, alla peggio, ogni nave può approdare nel porto in cui è registrata, quindi per Aquarius Gibilterra, e per Sea Watch i Paesi Bassi.

La pubblica opinione italiana si è pronunciata in modo chiaro su chi ha, e non ha, ragione, il tutto al di fuori delle polemiche strumentali montate da qualche capetto della sinistra e delle organizzazioni che da questi flussi ci guadagnavano. Vediamo un sondaggio di Antonio Maria Rinaldi su Twitter:

Se rietente che l’audience del Professor Rinaldi sia troppo di parte (ben 9.532 voti!), ecco il risultato di un simile sondaggio fatto da Luca Telese per 24 Mattina di Radio24, che non è sicuramente una radio sovranista:

Insomma in meno di 24 ore di maniere forti si è iniziato a risolvere più che in 24 mesi di prediche. Ora si può anche tornare a trattare per una soluzione definitiva del problema, magari con campi di protezione già in Libia o in paesi sicuri dove i veri rifugiati, le vere famiglie che fuggono dalla guerra, con precedenza a donne e bambini, possono chiedere, ed ottenere, la giusta tutela.


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