Analisi e studi
IL VENERDÌ DEI MERCATI: speciale lunedì
non si analizzano le contrattazioni future after hours
RESOCONTO: Giornata di passione per il FTSE Mib: apre in gap down a 20.187 p.i. (chiusura di venerdì 5 ottobre: 20.355 p.i.) chiudendo al ribasso di -2,43% a 19.851 punti indice. Ciò dovuto soprattutto per la bocciatura alla previsione del def di venerdì scorso da parte di Dombrovskis e Moscovici, i quali espongono perplessità sulla tenuta dei conti italiani dato il deficit al 2,4% (per i prossimi anni in discesa fino all’1,8%).
Comunque, l’andament0 è in linea con le altre piazze europee.
I PEGGIORI: il comparto bancario è quello che più ha sofferto, con BPM già sospesa ad un’ora dall’apertura dell’indice (fermandosi ad un -6,47%, qui le posizioni short) non riuscendo a sfondare quota 1,86. Fineco (-4,53%), UBI (-4,94%) e Mediobanca (-4,44%), portando così il comparto FTSE Italia Banche si attesta a -3,71% e quello dei Servizi Finanziari a -3,45%. Unicredit raggiunge nuovi minimi da dicembre 2016: EUR 11,97 a -3,56%.
I MIGLIORI: l’unica cenerentola è stata la farmaceutica Recordati (+0,74%), in linea con le aspettative di future fusioni estere e dell’ingresso di CVC Capital nel capitale sociale.
L’ESTERO: male le borse europee:
CAC40 (FR) = lascia sul mercato l’1,14% dopo un fine settimana difficile, con perdite consistenti per il comparto siderurgico (ArcelorMIttal ed Eramet in testa).
DAX30 (DEU): lascia sul mercato l’1,40%, abbandonando quota 12.100 p.i.
NIKKEI: chiuso
HANG SENG (HK): continua la sua linea ribassista, fermandosi a 26.202 punti a -1,39%.
MOT: BTP10Y a 3,59% di rendimento (rendimento BUND: 0,53%), con spread a 306 punti base.
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