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Il Senegal conclude un accordo per lo sviluppo di una propria costellazione satellitare

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Venerdì scorso, l’Agence sénégalaise d’études spatiales ha firmato un memorandum d’intesa (MoU) per una “cooperazione strategica” con Prométhée Earth Intelligence per lo sviluppo della prima costellazione senegalese di satelliti per l’osservazione della Terra con le relative risorse di controllo, missione ed elaborazione dati di ultima generazione. Inizialmente composta da cinque-otto satelliti prodotti da Hemeria, la costellazione dovrebbe essere distribuita entro il 2028.

Prométhée Earth Intelligence è una società francese che i occupa della creazione e della gestione di costellazioni satellitari finalizzati soprattutto alla sorveglianza terrestre per finalità di valutazione dei rischi di catastrofi naturali, ambientali e di sicurezza e eventualmente per la gestione di situazioni di crisi.

“Il Senegal vuole entrare nello spazio nel modo più rapido e completo possibile”, ha dichiarato a La Tribune Olivier Piepsz, presidente di Prométhée.

A dieci anni dal lancio del Plan Sénégal émergent, l’obiettivo di questa cooperazione è sostenere il Senegal nella sua ambizione di diventare la potenza spaziale di riferimento dell’Africa occidentale. Questa è l’ambizione del presidente senegalese Macky Sall, che meno di un anno fa ha creato l’Agence sénégalaise d’études spatiales (ASES), la 22esima agenzia spaziale dell’Africa. Attraverso Prométhée, Parigi sostiene questa iniziativa con l’obiettivo di “far crescere insieme” la Francia e il Senegal, che è il primo paese partner a beneficiare della cooperazione strutturale francese in materia di sicurezza e difesa.

“Si tratta di un partenariato estremamente importante che rientra nell’attuazione della nostra tabella di marcia per i prossimi dieci anni. Inoltre, riflette la visione del presidente senegalese Macky Sall, che non solo ha creato l’Agenzia senegalese per gli studi spaziali, ma ha anche deciso di fare del nostro paese una nazione spaziale”, ha spiegato il direttore generale dell’ASES Maram Kaire. Prométhée è quindi pienamente in linea con la roadmap spaziale del Senegal, con l’obiettivo di “lavorare fianco a fianco e aiutare l’ecosistema industriale del Newspace, le piccole imprese e le scuole senegalesi a emergere allo stesso tempo”.

La Francia vuole aiutare il Senegal a sviluppare un’industria tecnologica. Ad esempio, Dakar ha già acquistato un supercomputer consegnato da Atos nel 2019. Nel settore spaziale, che considera una leva per la crescita, il Senegal vuole dotarsi di risorse operative sovrane. Prométhée permetterà al Senegal di acquisire la capacità di vedere dallo spazio tutto ciò che accade sul suo territorio.

Prométhéee vuole raccogliere fino a 100 milioni di dollari per lo sviluppo delle proprie costellazioni di nanosatelliti nell’arco del 2024. Il primo satellite operativo è stato lanciato alla fine del 2023. In collaborazione con le proprie aziende private Parigi cerca comunque di mantenere una certa attrattività verso l’Africa Occidentale, che un tempo si definiva, non casualmente, Africa francofona. Pare che anche la Costa d’Avorio stia considerando l’utilizzo di questo tipo di servizi. Comunque si apre un vero e proprio mondo di attività spaziali civili al servizio di governi che, pur volendo servizi avanzati, non hanno i mezzi per svilupparli in proprio.


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