Il programma dell’F-35 costerà più di 2000 miliardi di dollari, con risultati non eccellenti

I revisori contabili del Congresso degli Stati Uniti hanno rivelato oggi che il prezzo totale del Lockheed Martin F-35, il programma di armamento più costoso al mondo, ha superato i 2.000 miliardi di dollari – superando la precedente stima di 1.700 miliardi di dollari.

Questo aumento, secondo un nuovo rapporto del Government Accountability Office (GAO), è stato determinato in parte dai costi di mantenimento derivanti dalla decisione del Pentagono di utilizzare il jet fino al 2088, oltre un decennio in più rispetto all’obiettivo precedentemente pianificato del 2077. La nuova previsione di sostenibilità, pari a 1580 miliardi di dollari nel corso del ciclo di vita del programma, tiene conto anche di altri aggiustamenti come l’inflazione e l’uso del velivolo, si legge nel rapporto.

Insieme a un costo di approvvigionamento stimato di 422 miliardi di dollari, il costo totale previsto del programma supera i 2.000 miliardi di dollari, una cifra impressionante per una flotta che attualmente non raggiunge gli obiettivi di capacità di missione.

“Il Dipartimento della Difesa ha esplorato alcune opzioni per gestire in modo più efficiente il sostentamento dell’F-35; tuttavia, non è chiaro come i potenziali cambiamenti influirebbero sui costi di sostentamento”, si legge nel rapporto del GAO.

Meno ore di volo, più costi

L’aumento delle prospettive di sostegno arriva anche quando i servizi militari riducono le ore di volo pianificate per il caccia stealth tri-variante, il che, secondo i funzionari del GAO, è uno degli “unici” modi per garantire un risparmio “significativo” sui costi del programma, che da tempo lotta per arrestare un bilancio in crescita. In particolare, l’Aeronautica, il Corpo dei Marines e la Marina hanno tutti abbassato le loro stime sul numero di ore di volo all’anno dei loro jet allo “stato stazionario” – uno stato che, secondo il GAO, la flotta avrebbe raggiunto “all’incirca a metà degli anni 2030 per ciascuno dei servizi” – contribuendo a una riduzione collettiva del 21 percento delle ore di volo annuali.

Solo i caccia stealth della variante C, utilizzati dal Corpo dei Marines, dovrebbero volare per più ore rispetto a quanto previsto in precedenza, mentre tutti gli altri servizi, compreso l’F-35C della Marina, voleranno per meno ore rispetto alle stime precedenti.  Tuttavia, i servizi militari possono continuare a rivedere i piani della flotta ogni anno. I funzionari militari hanno detto al GAO che “la riduzione delle ore di volo previste riflette un utilizzo inferiore a quello previsto fino a questo momento e l’evoluzione delle proiezioni sull’uso futuro dei velivoli”, si legge nel rapporto. Quindi gli F 35 voleranno meno, ma costeranno di più. 

Queste riduzioni di ore di volo hanno aiutato i servizi militari a raggiungere i loro obiettivi annuali di sostenibilità economica per il funzionamento dei velivoli a regime, ad eccezione della piccola flotta di F-35C del Corpo dei Marines. La revisione al rialzo della soglia di accessibilità per le operazioni annuali da 4,1 milioni di dollari a 6,8 milioni di dollari per coda, effettuata dall’Aeronautica Militare nel 2023, ha inoltre garantito che l’attuale stima di 6,6 milioni di dollari rimanga entro i limiti. Il GAO ha osservato che anche il Corpo dei Marine e la Marina devono rivedere le loro soglie di accessibilità entro ottobre 2025.

Un prezzo non definitivo e una forte dipendenza dalla Lockheed

Tuttavia, il prezzo di 2.000 miliardi di dollari non è ancora definitivo, e altri fattori potrebbero influenzare i costi di mantenimento in futuro. Ad esempio, i funzionari del Dipartimento della Difesa hanno dichiarato al GAO che solo gli aggiornamenti approvati, come l’ammodernamento del Block 4 in corso, sono presi in considerazione nelle attuali proiezioni dei costi, anche se i funzionari hanno parlato di aggiornamenti futuri, come l’impegno per il Block 5. Inoltre, secondo il GAO, “il programma non considera generalmente il rischio e l’incertezza nella sua stima di sostenibilità per il programma”. In genere, la stima dei costi è anche una sorta di ipotesi informata, dato che i fattori che vi contribuiscono potrebbero variare negli anni a venire.

In una dichiarazione, il portavoce del Joint Program Office (JPO) per l’F-35, Russ Goemaere, ha affermato: “Abbiamo continuato a ridurre i costi di mantenimento attraverso la crescita e la maturazione dell’impresa F-35, compresi gli sforzi del Product Support Manager (PSM) del JPO per ridurre i costi dei contratti, un migliore allineamento dei requisiti e dei budget dei servizi statunitensi e una pipeline attiva di iniziative di riduzione dei costi; il risultato è stato un miglioramento del 34% del costo per coda all’anno (CPTPY) del DoD per l’F-35 tra il 2014 e il 2012, da 9,4 milioni di dollari a 6,2 milioni di dollari. 4 milioni di dollari a 6,2 milioni di dollari e un miglioramento del 61% del Costo per ora di volo (CPFH) del DoD F-35 tra il 2014 e il 22, da 86,8K dollari a 33,6K dollari, tutti in dollari dell’anno costante 2012”.

F 35 C Marines

Un decennio di lavoro del Joint Program Office dell’F-35 ha contribuito a realizzare circa 84 miliardi di dollari di risparmi nel corso della vita del programma, hanno dichiarato i funzionari al GAO. Ma questi funzionari temono che solo la riduzione degli acquisti pianificati o la riduzione delle ore di volo possano portare a risparmi più significativi. Però quale sarebbe l’effetto sulla preparazione dei piloti e sull’efficienza e modernità degli aerei?

In un ampio rapporto sul sostentamento dell’F-35 nel settembre 2023, il GAO ha rilevato che il Pentagono dipende fortemente dal contraente principale Lockheed per il sostentamento, il che è ulteriormente complicato dalla proprietà del gigante aerospaziale e dei suoi fornitori di dati tecnici critici. I funzionari del programma F-35 intendono affrontare i ruoli dei contraenti e la proprietà dei dati tecnici attraverso il trasferimento delle funzioni di supporto ai servizi militari, previsto dal Congresso entro ottobre 2027, si legge nel rapporto odierno.

Il Dipartimento della Difesa ha esplorato ulteriormente la possibilità di un contratto logistico basato sulle prestazioni come un altro strumento per ottenere risparmi sui costi o aumentare la prontezza della flotta, ma le difficoltà nel certificare uno dei due criteri hanno portato il Pentagono a sospendere le trattative con Lockheed, come ha riferito in precedenza Breaking Defense.

Il caccia non riesce a soddisfare il tasso di capacità di missione

Questo quadro non entusiasmante e francamente opaco arriva mentre il programma F-35 non riesce a soddisfare gli obiettivi di tasso di capacità di missione, che il GAO ha trattato nel rapporto sul sostegno del settembre 2023. Il programma sta raggiungendo 17 dei 24 obiettivi di affidabilità e manutenibilità ad agosto 2023, ha rilevato oggi il GAO, ma i problemi che vanno dalla capacità dei depositi alla scarsità di pezzi di ricambio continuano a trascinare la prontezza della flotta. Tuttavia, negli ultimi mesi il programma è riuscito a ottenere alcune notizie relativamente positive, la più recente delle quali è stata la mossa, per lo più simbolica, di approvare la produzione a pieno ritmo del jet dopo anni di ritardi.

In totale, il GAO ha dichiarato che il Dipartimento della Difesa ha attuato solo 13 delle 43 raccomandazioni che l’ente di controllo ha formulato dal 2014 in merito al funzionamento e al sostegno dell’F-35. I legislatori intendono esaminare ulteriormente le prestazioni del programma in un’audizione che la sottocommissione dei Servizi Armati della Camera dei Deputati per le forze tattiche aeree e terrestri terrà martedì.

Quindi il caccia F-35, almeno quello nel servizio USA, è un caccia costoso e non soddisfacente, eppure sembra impossibile, ormai, superare il programma o trovare soluzione al problema