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Il Pakistan a caccia di valuta forte per sopravvivere

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Il Pakistan sta sprofondando nella crisi a causa della carenza di dollari e dell’accelerazione dell’inflazione, rendendo ancora più urgente per il Primo Ministro Shehbaz Sharif la necessità di ottenere fondi dal FMI. Il Paese ha un disperato bisogno di fondi, dato che le sue riserve sono scese a 3,7 miliardi di dollari, meno di un mese di copertura delle importazioni di beni anche di prima necessità, secondo quanto riportato da Bloomberg.
“Il Pakistan ha preso sul serio il programma del FMI prendendo queste decisioni anche se siamo in un anno elettorale”, ha dichiarato Suleman Rafiq Maniya, responsabile della consulenza di Vector Securities Pvt. “Tutto dipende dalla visita del team del FMI e dalla sua reazione. Queste misure sono piuttosto dolorose e hanno un costo politico enorme”. Infatti per aver i fondi in valuta forte del FMI il Paese si deve impegnare in politiche restrittive molto forti, con calo dei sussidi alle famiglie e soprattutto un’impennata mai vista dei prezzi della benzina e dell’energia, mosse che accentuano la povertà anche estrema dei pachistani.

Sharif ha dichiarato che il suo governo di coalizione è determinato a completare il piano di salvataggio dopo un ritardo nell’attuazione delle decisioni chiave, anche se ciò significa pagare un costo politico a pochi mesi dalle elezioni nazionali. Un compito arduo attende i responsabili economici del Paese, guidati dal ministro delle Finanze Ishaq Dar, che dovranno convincere il FMI che il Paese è pronto ad attuare altre misure severe, tra cui l’aumento delle tasse e dei prezzi del gas.
I mercati in via di sviluppo che chiedono finanziamenti al FMI stanno affrontando maggiori pressioni per allentare la presa sulle valute, il che contribuirà a migliorare i saldi delle partite correnti. Questo mese l’Egitto ha subito la terza svalutazione in meno di un anno. Secondo i calcoli di Bloomberg Economics, la rupia dovrebbe stabilizzarsi a 266 per dollaro, secondo una nota di lunedì di Ankur Shukla, analista di Mumbai.
In Pakistan, lo scivolone della rupia di questo mese è stato innescato dalla decisione delle società di cambio di abolire il limite al tasso di cambio dollaro-rupa sul mercato aperto. L’offerta di dollari da parte delle società di cambio si è esaurita e i locali si sono rivolti al mercato nero, poiché il biglietto verde veniva venduto a circa il 10% in più rispetto ai tassi pubblicizzati. I privati sono corsi ad accaparrarsi dollari a fronte della crisi della moneta interna.


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