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Il nuovo governo ha un milione di multe da cancellare, e una commissione d’inchiesta da far partire

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I giornali giocano con il toto- ministri, una passione che interessa a qualche migliaio di italiani, soprattutto dipendenti ministeriali, ma che lascia freddo, e speriamo non al freddo, il 99% dei cittadini italiani. Eppure, fin da subito, dovrà compiere delle scelte che ne segneranno la capacità di distacco morale dai governi precedenti.

Prima di tutto bisogna cancellare l’ultimo, vergognoso, atto del “governo Speranza”: le multe ai non vaccinati. Il quasi ex ministro ha mandato un milione di nominativi di ultra cinquantenni che non si sono vaccinati, o che esentati sono vittime della burocrazia, e che dovrebbero ricevere la ridicola, inutile e oppressiva multa da 100 euro. Non si tratta di una questione legata alla cifra, il cui incasso probabilmente non copre i costi di tutta l’operazione, ma della necessità di restaurare un rapporto di fiducia dei cittadini basato sul rispetto dei loro diritti personali da parte dello Stato. Il corpo dei cittadini è loro e lo Stato, salvo pochissimi, accertati e giudizialmente tutelati, casi, non ha il diritto di impossessarsene. Il nuovo governo rompa con il passato e confermi questo principio cancellando l’assurdo e ingiusto balzello.

Quindi c’è la necessità di chiarire tutto quello che è successo nella gestione dell’emergenza Covid, sulla sua gestione, sulla correttezza dei limiti posti alle libertà personali dei cittadini, su come siano stati fatti gli acquisti emergenziali e sulla gestione della sanità. Ne hanno già parlato diversi esponenti politici, fra cui la Gardini che apertamente ha parlato di commissione parlamentare sulla gestione epidemica, e si tratta di un passo necessario per capire cosa si poteva fare di meglio, quali danni siano da riparare e quali responsabilità siano da individuare. Perché non possiamo rischiare di compiere i medesimi errori due volte.


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