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Il ministro tedesco dell’economia, verde, vuole lasciare il carbone entro il 2030. Però mezzo governo non è d’accordo

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La Germania continua a puntare all’eliminazione graduale del carbone entro il 2030, ha dichiarato venerdì in un’intervista a Bloomberg TV il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, del partito dei Verdi, preparando così la strada elettorale al 2025. 

La Germania ha deciso di accelerare l’eliminazione del carbone fino dal 2030, rispetto a una data precedentemente prevista per il 2038, ma la più grande economia europea ha riattivato alcune centrali elettriche a carbone messe fuori servizio dallo scorso anno, quando è cessata la fornitura di gas naturale alla Russia.

All’inizio di questa settimana, Christian Lindner, partner della coalizione di Habeck e ministro delle finanze, ha messo in dubbio la tempistica del 2030 per l’eliminazione graduale del carbone, ma questo fa già parte della  lotta politica, essendo Lindner nella fazione avversa dei Liberali. Ci si chiede che senso abbia, a questo punto, tutto il governo “Semaforo” tedesco,, nato da pulsioni contraddittorie, unite soolo

“Fino a quando non sarà chiaro che l’energia è disponibile e conveniente, dovremmo porre fine al sogno di eliminare gradualmente l’elettricità dal carbone nel 2030”, ha detto Lindner in un’intervista al quotidiano tedesco Koelner Stadt-Anzeiger pubblicata giovedì.

Venerdì, il ministro dell’Economia Habeck ha dichiarato a Bloomberg TV che il piano è “assolutamente” quello di chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2030.

Secondo Habeck, l’aumento del costo delle emissioni di carbonio da parte dell’UE consentirà al mercato di risolvere il problema.

“Penso che dopo il 2030 non si guadagnerà più denaro con le centrali a carbone”, ha detto il ministro a Bloomberg.
Senza il gas russo, la crisi energetica e del gas scoppiata lo scorso anno in Germania e in Europa ha tenuto i servizi pubblici e i governi all’erta, pronti a mettere fuori servizio le centrali elettriche a carbone in stand-by nelle giornate invernali più fredde per garantire la sicurezza dell’elettricità. fornitura.

Il mese scorso, il governo tedesco ha dichiarato che avrebbe ripristinato diverse unità alimentate a carbone per quest’inverno, nel tentativo di risparmiare gas naturale ed evitare carenze di energia elettrica. Alcuni blocchi a carbone gestiti da RWE e LEAG saranno temporaneamente riattivati fino a marzo 2024 come misura precauzionale per salvaguardare l’approvvigionamento elettrico nel prossimo inverno.

Tali unità di carbone erano già operative durante l’inverno 2022/2023, quando la Germania si trovò costretta a ridurre drasticamente la fornitura di gas a causa della fine delle consegne del gasdotto russo. La capacità di riserva del carbone è stata messa in stand-by quest’estate finché il governo non ha deciso di riattivarla per l’inverno.

Appare chiaro che la campagna elettoriale europea del 2024 e quella tedesca del 2025, sempre che non si voti prima per la fuoriuscita del FDP,  si giocherà sul tema dell’energia e sul prezzo che i cittadini tedeschi dovranno pagare per la decarbonizzazione. 


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