Attualità
IL MERCATO INTERNO
Noi siamo abituati a pensare in termini eurocentrici, ma il mondo non è l’europa, e lo sarà sempre meno se non capiamo politiche economiche che noi stessi abbiamo inventato, ma abbiamo abbandonato.
In Cina c’è una festa salariale, il governo ha deciso di non tassare stipendi fino a 5000 Yuan.
Ha deciso di inserire detrazioni fiscali importanti se si hanno figli a scuola o genitori a carico
Ha deciso di poter detrarre spese mediche fino a 60000Yuan l’anno. (7500 euro)
Facciamo degli esempi:
- Un operaio da 4500Y ne prenderà 5000 Y (prima era tassato al 10%)
- Una impiegata da 6000Y, prenderà 8000Y perche ha figli a scuola e genitori a carico
- Un responsabile da 9300Y che pagava il 25% di tasse avrà solo 31Y di trattenute perché ha un figlio a scuola e sta pagando un mutuo.
Queste detrazioni diminuiranno se gli stipendi saranno accumulati oltre una certa misura, invogliando i lavoratori a fare spese per la propria famiglia.
Potremmo continuare, ma cosa sta facendo veramente il governo cinese?
Sta ponendo le basi per un welfare, attraverso la leva fiscale, che ha come scopo dare tranquillità salariale ai lavoratori cinesi.
I Cinesi non dovranno più preoccuparsi di aumentare il risparmio precauzionale.
Stanno in questo modo orientando i consumi verso il mercato interno, e di conseguenza anche il lavoro e la produzione saranno dedicati a questo mercato.
Far crescere il salario sociale delle varie classi di lavoratori ha lo scopo di proteggersi dalle
crisi sistemiche tipiche dell’Occidente, attraverso la crescita della domanda interna e un minor apporto di lavoro per le esportazioni.
Cioè l’esatto contrario della strategia ordoliberista dell’Unione Europea.
Il governo con queste misure aumenterà il rapporto deficit-pil al 2,8%, ma molti analisti pensano che il Consiglio di Stato porterà il Deficit/Pil al 5%, per rispondere alle crisi mondiali che sembrano convergere fra loro, in una specie di super massa, o super bolla.
Aumentando il debito pubblico e diminuendo il risparmio precauzionale depositato dai cittadini, la banche pubbliche dirotteranno i loro enormi attivi verso il debito pubblico e non più a investimenti privati che provocano ormai da tempo sovrapproduzione.
L’impatto delle misure lo vedremo nei prossimi mesi.
Questa dinamica di crescita del mercato interno cinese, potrebbe generare una crescita anche nel resto del mondo, in quota parte, per i prodotti che importeranno.
Gli Usa hanno capito la posta in gioco e non a caso premono per entrare in questo mercato.
Se succederà, lo sapremo alla fine del negoziato in corso.
In Europa invece sono tutti intenti a varare norme e regole che strozzano i salariati, una continente che ormai vive in un altro mondo, e dallo stesso sarà buttato fuori.
Roberto Alice
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