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Il grande piano emergenziale di Cingolani: due ore di buio di notte e fermare le aziende energivore.

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Finalmente abbiamo i primi accenni del piano che il Ministro per la Transizione Ecologica, presto da denominarsi “Per la transazione al buio”. Verità&Affari ne ha presentato i primi stralci, e sono divertenti, nella loro drammaticità.

In cosa consiste questo piano, da attivarsi in caso di ulteriori cali delle forniture?

  • due ore di interruzione dell’illuminazione nelle ore notturne dalle 4 alle 6. Quanto spegnere due ore i lampioni possa far risparmiare resta un mistero. Sicuramente faremo felici gli astrofili e  l’Italia assomiglierà un po’ di più alla Corea del Nord

     

  • Dovranno essere fermati gli impianti che lavorano in ciclo continuo, 24 ore al giorno. Si chiamano produzioni “A Ciclo continuo” proprio perché NON possono essere disattivati e riattivati a piacimento. Fermarli significa chiuderli per un periodo non di ore, ma di diversi giorni se non settimane. Sarebbe stato più onesto affermare che certi settori a ciclo continuo dovranno fermarsi, tout court.Non si può pensare di accederli e spegnerli come lampadine. Si tratta di migliaia di tonnellate di acciaio, per esempio, che si cesserà di produrre

    Produzione italiana di acciaio Migliaia di tonnellate

Quindi da un lato una misura francamente risibile, dall’altra una irrealistica, così come espressa, ma assolutamente devastante economicamente se venisse applicata in modo complessivo. le misure non parlano né del riavvio delle centrali a carbone né della ripresa delle produzioni di gas, neppure in prospettiva. Solo una repressione economica, che del resto è coerente con le politica applicate negli ultimi 20 anni.


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