Seguici su

Attualità

Il Giappone crea la propria ENI per assicurarsi le forniture energetiche

Pubblicato

il

Il governo giapponese sta compiendo un passo senza precedenti, preparandosi ad acquistare gas naturale liquefatto nel caso in cui le singole aziende energetiche non riuscissero nell’impresa.  Questa mossa è volta ad assicurare che il Paese abbia abbastanza energia termica per l’inverno, secondo quanto riportato da Bloomberg. Per farlo creerà una società ad hoc, una specie di ENI del Sol Levante.

Il Giappone dipende fortemente dalle importazioni di energia per mancanza di risorse locali. In un momento di crisi causata dalle sanzioni occidentali alla Russia, il Giappone sta persino considerando di dare al nucleare una seconda possibilità, invertendo la posizione che i leader giapponesi hanno assunto dopo la tragedia nucleare di Fukushima del 2011.

Ora, per affrontare il rischio di una carenza di forniture di gas, il governo giapponese creerà un quadro per una società statale, la Japan Oil, Gas and Metals National Corp. per importare gas naturale liquefatto per conto delle aziende giapponesi.

Allo stesso tempo, Tokyo sta pensando di ridurre la domanda per equilibrare la situazione energetica. Secondo recenti notizie, il governo sta pensando di imporre un freno ai consumi dei grandi utenti di energia come ultima risorsa. Prima di ciò, chiederà alle famiglie e alle aziende di risparmiare energia.

La dipendenze attuale per il 90% dai combustibili fossili ha fatto si che il Giappone non potesse allinearsi ai paesi europei nell’introdurre sanzioni sui prodotti energetici russi. Anzi proprio questo mese, sia la JERA che la Tokyo Gas hanno siglato accordi di fornitura con il nuovo operatore di Sakhalin-2, da cui proviene la maggior parte delle forniture di GNL russo del Giappone. nello stesso tempo il governo giapponese controlla che la bolletta energetica, che pesa potentemente sull’import, non diventi eccessiva.

“Una confluenza di fattori, tra cui l’aumento dei prezzi dei carburanti dal dopoguerra e il crollo della valuta, sta esercitando una pressione significativa sulla sicurezza energetica del Giappone, rendendo questa una delle più gravi crisi energetiche che il Giappone abbia mai avuto”, ha dichiarato a luglio Jane Nakano, senior fellow del Center for Strategic & International Studies di Washington.

Notiamo che il Giappone crea dal nulla una società statale che funge da garante per la continuità delle forniture energetiche giapponesi. Con il 260% del rapporto debito/PIL fa quello che noi abbiamo fatto quando eravamo veramente poveri e che ora non osiamo più fare. Il Giappone ha però un enorme vantaggio rispetto ai altri paesi del blocco occidentale: non fa parte della UE.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito