IL CONTRATTO DEL SURE E’ SEGRETO. Perchè il governo non vuole rivelare le condizioni concordate con la Commissario

Giuseppe Liturri de “La Verità” ha chiesto, nell ambito dei diritti del pubblico all’Informazione, di poter ottenere dalla Commissione copie dei contratti che hanno permesso all’Italia di ottenere i famosi fondi del MES, tre tranche per totali 16,5 miliardi che dovrebbero servire per pagare la cassa integrazione in Italia. Si tratta di accordi che dovrebbero essere pubblici perchè legano l’Unione all’Italia e non ci dovrebbe essere nulla di segreto. Invece…. una parte consistente di questi accordi è rimasta riservata e questo su richiesta dell’Italia.

Perchè il nostro paese ha chiesto che una parte dei dati rimanesse segreto? Si può capire per alcune parti secondarie che violerebbero, pare , il diritto alla privacy, ma perchè, per esempio, è stato secretato completamente il parere legale del ministero. Perchè? cosa diceva?  Inoltre il SURE non è privilegiato, ma…. non si può emettere debito più privilegiato rispetto al SURE, se non entro una certa soglia. Quale? Non si sa.

Comunque qualcosa si viene a capire dalle parti non sbianchettate, cioè che, comunque, esiste un limite al debito che può essere emesso con privilegio superiore a quello del SURE. ora dato che il prestito del MES è SICURAMENTE privilegiato, come può essere compatibile il MES con il SURE ? Non lo sappiamo, proprio perchè il contratto è segretato.

Inoltre scopriamo che , se le condizioni del mercato non sono considerate adeguate, la Commissione non ha nessun obbligo di concedere il prestito SURE, ma può fungere da mediatore ed offrire prestiti di terzi. Insomma la commissione si riduce alla condizione di broker. Ma si può?

Comunque appare INCREDIBILE,, che in una situazione drammatica come l’attuale, con un caduta di fiducia verticale nelle istituzioni e la mancanza di un governo eletto, si vengano a porre delle clausole segrete in un accordo finanziario delle dimensioni del SURE. Prosegue il comportamento paternalistico ed inadeguato del governo italiano. Conte non è uomo di popolo, ed è per questo che rifiuta le urne.