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Il co-fondatore e CEO di OpenAI viene fatto dimettere

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Venerdì, il consiglio di amministrazione di OpenAI ha annunciato in un blog le dimissioni del proprio Amministratore Delegato e co-fondatore, Sam Altman. Una notizia improvvisa che segna un passaggio importante per il settore. Tra l’altro, dal tono del comunicato, si capisce che si è trattato di un licenziamento, più che un gentile invito. 

Un processo di revisione deliberativa

“La partenza di Altman fa seguito a un processo di revisione deliberativa da parte del consiglio, che ha concluso che egli non era stato coerentemente sincero nelle sue comunicazioni con il consiglio, ostacolando la sua capacità di esercitare le proprie responsabilità. Il consiglio non ha più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI”, si legge nella dichiarazione sul sito di OpenAI.

Le cause esatte e gli incidenti che hanno portato alle dimissioni forzate rimangono per ora poco chiari. Solo un giorno fa, Altman stava discutendo dell’arrivo di GPT-5.

Con l’aiuto e il supporto di importanti imprenditori e ricercatori tecnologici come Elon Musk, Greg Brockman, Pamela Vagata, Ilya Sutskever, Trevor Blackwell, Vicki Cheung, Andrej Karpathy, Durk Kingma, John Schulman e Wojciech Zaremba, Sam Altman ha co-fondato OpenAI nel 2015.

Oggi OpenAI è una nota organizzazione di ricerca e implementazione dell’intelligenza artificiale con l’ambizioso obiettivo principale di garantire che il progresso dell’intelligenza generale artificiale (AGI) vada a beneficio di tutta l’umanità.

Altman sarà sostituito da Mira Murati, Chief Technology Officer dell’azienda, che ricoprirà il ruolo di CEO ad interim con effetto immediato. Murati è in azienda da cinque anni, durante i quali ha sempre ricoperto ruoli di leadership.

“Dato il suo lungo mandato e il suo stretto impegno con tutti gli aspetti dell’azienda, inclusa la sua esperienza nella governance e nelle politiche sull’intelligenza artificiale, il consiglio ritiene che sia qualificata in modo univoco per il ruolo e prevede una transizione senza soluzione di continuità mentre conduce una ricerca formale per un CEO permanente, ” Si legge nel post dell’azienda.

La dichiarazione ha anche rivelato che Greg Brockman lascerà il suo ruolo di presidente del consiglio di amministrazione, scegliendo invece di concentrarsi sul suo ruolo nella società, riferendo al CEO.

La notizia ha colto di sopresa tutto il settore. Il peso che ha Microsoft nell’azionariato, comn il 49%, deve aver avuto il suo peso nella decisione. Ricordiamo che ChatGPT è integrato nel motore di ricerca Bing, e che, inzialmente, OpenAI riteneva il prodotto non ancora pronto per questo passo. Che dietro ci siano dei contrasti sull’evoluzione della AI steessa e sulla sua integrazione con tutti i sistemi Microsoft? 

Presto ne sapremo di più.

 


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