Stian Jenssen, capo dello staff del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg a Bruxelles, ritiene che una soluzione alla guerra in Ucraina potrebbe essere che l’Ucraina ottenga l’adesione alla NATO in cambio della cessione del territorio alla Russia. Inaccettabile, risponde l’Ucraina.
In una tavola rotonda ad Arendal ieri, 15 agosto, Jenssen ha affermato che bisogna avere alcune riflessioni su quale dovrebbe essere la situazione della sicurezza per l’Ucraina quando la guerra finirà, scrive VG.
– È importante che discutiamo della nostra soluzione, ha affermato Jenssen sulla futura adesione dell’Ucraina alla NATO dopo il vertice di Vilnius di questa estate.
Alla domanda se è opinione della NATO che l’Ucraina debba cedere terra per raggiungere la pace con la Russia e la futura adesione alla NATO, Jenssen ha sottolineato che la discussione sul possibile status dopo la guerra è già in corso e che la questione della cessione del territorio alla Russia viene sollevato da altri.
– In questo momento la soluzione può venire solo dal campo di battaglia. E probabilmente dovrai minacciare una qualche forma di intervetno della Russia centrale per cambiare il calcolo a Mosca. Così com’è adesso, bisogna prepararsi a prolungare questo conflitto. Non c’è alcuna soluzione politica in vista, Secondo Janssen. E sulla cessione dei territori ucraini afferma:
– Questo in sé e per sé non riguarda giusto o sbagliato. Quindi, ciò che è giusto qui è abbastanza ovvio, e cioè che l’Ucraina ha il diritto di controllare e recuperare tutto il territorio ucraino, inclusa la Crimea, e ciò che la Russia ha preso nel 2014. Però questa è solo una parte del problema, bisogna poi valutare il reale controllo del proprio stato. E l’Ucraina potrebbe finire in un dilemma in cui deve considerare che potrebbe non essere in grado di riprendersi tutto il territorio. Potremmo arrivare a una situazione in cui né noi né l’Ucraina accettiamo l’ccupazione russa, ma questa viene ad essere una situazione di fatto.
E su questa discussione sul controllo ecco entrare, sottilmente, l’opzione NATO
– Ma è chiaro che se a un certo punto dovessimo arrivare ai negoziati, che non ci sono ora, allora è chiaro che questa questione del territorio, chi controlla cosa, deve diventarne una parte centrale. Inoltre credo che le garanzie per la sicurezza futura debbano essere anche parte di di questa discussione. Lasciando sottilmente capire che se si discute di
La stessa Ucraina reagisce con forza alle dichiarazioni di Jenssen. Su Facebook, Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, scrive che le dichiarazioni sono del tutto inaccettabili.
Cosa impariamo da queste parole:
- che alla fine si troverà una soluzione transata basata sull’ipocrisia della diplomazia, cioè sull’accettazione implicita di ciò che tutti ora esplicitamente rifiutano;
- che sarebbe meglio che i dirigenti della NATO, soprattutto se non sono il vertice supremo, imparassero a non parlare di cose più grandi di loro.
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