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HETA BANK : LA BCE SI RIFIUTA DI SPIEGARE I MOTIVI DELLE PROPRIE DECISIONI

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HETA  Bank è la Bad Bank nata nel 2014 dal “Salvataggio” (leggasi distuzione) della Hypo Alpe Adria, una banca messa talmente male da mandare praticamente in default la regione della Carinzia. 

I deputati europei Marco Valli e Marco Zanni avevano presentato una interrogazione al Parlamento Europeo per conoscere il motivo ed i criteri con cui,  nel 2015, la BCE aveva indicato a tutte le banche di valutare solo al 50% i titoli emessi dalla HETA bank, titoli che, fino a quel momento erano scambiati al 65%.  L’operazione aveva messo in difficoltà diversi istituti causando perdite ingenti, tanto più che i titoli stessi erano stati rimborsati con percentuali bel superiori alla valutazione imposta. 

Finalmente , come rendono noto diverse fonti, è giunta la risposta del presidente del comitato di controllo della BCE, Daniele Nouy, che è la seguente :

“L’obbligo di comunicazione nei confronti del Parlamento europeo è vincolato al pertinente segreto professionale secondo quanto definito nella quarta direttiva sui requisiti patrimoniali. Pertanto non è possibile commentare singole misure di vigilanza”

Che dire, la BCE è al di fuori di qualsiasi controllo democratico. Può agire come vuole, nascondendosi dietro i motivi di “riservatezza”, di “segreto professionale”. Con questo criterio è possibile nascondere qualsiasi decisione arbitraria o errata, intanto, comunque, non si verrà mai a sapere. Naturalmente però ogni tanto la riservatezza viene rotta “Ad Hoc”, come è successo con la recente lettera a MPS o  le misteriose lettere a BPVi e VB. 

A noi torna il mente la figura eterna del Marchese del Grillo.

 


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