Attualità
GUERRA SUL DOLLARO ED UN PO’ DI SANO TERRORE A FRANCOFORTE.
Cari amici
mi sa che il progetto tedesco di esportare su Marte dovrà prendere nuova linfa, se il fido alleato germanico vuole continuare ad avere surplus commerciali record.
Gli Stati Uniti stanno indebolendo il dollaro. Non è un processo di oggi, ma va avanti da tempo:
Divertente è anche quello che è successo proprio ieri.
Prima il Segretario a Tesoro che afferma, arrivando a Davos, che il dollaro debole va bene perchè è utile per l’economia e l’industria USA…
https://www.youtube.com/watch?v=yJF9z616CRg
Questa, pur essendo una grande verità, va però contro l’estetica USA, quella del paese grande e forte, per cui deve intervenire Trump a correggere….
Nella “Moneta forte” c’è sempre una sorta di stupida affermazione di virilità: la moneta deve essere “Forte” “Tosta”, alla John Wayne, infischiandosene se questo fa più o meno danni all’economia.
Naturalmente il dollaro ha ballato la salsa ieri…
Come vedete però neanche Trump ha fermato l’indebolimento del dollaro. Del resto ci sono dei motivi strutturali che lo impediscono . Basta dare un’occhiata alla bilancia commerciale USA :
Siamo in rosso fuoco, e non diversamente va la bilancia delle partite correnti:
Insomma pensare che gli USA non debbano svalutare verso le principali valute, euro in testa, è per lo meno utopico. Infatti il dollaro si indebolisce nei confronti un po’ di tutti.
Questo però manda in paranoia Draghi e la BCE, tanto che Draghi accusa Mnuchin di aver violato le regole del gioco.
e lo potete vedere anche in Video
Draghi accusa il Segretario al Tesoro USA di aver violato il Gentlemen Agreement per cui non si deve influenzare con dichiarazioni dirette il coro delle valute, cosa che la BCE fa quasi quotidianamente, ma , dice Draghi “E’ parte del proprio mandato”. Insomma Mnunich deve stare zitto perchè è un piccolo sporco politico, trumpiano per giunta, mentre Draghi e la BCE possono dire e fare quello che vogliono perchè sono entità superiori, come gli elfi, puri ed hanno un mandato….
Al di là dell’ironia queste parole denunciano il notevole nervosismo del board BCE. Infatti:
- la BCE può definire l’uscita dal QE ed un tragitto di aumento dei tassi perchè economicamente le cose vanno un po’ meglio in Europa, anche se non dappertutto;
- l’uscita dal QE in un momento di forte deficit commerciale e delle partite correnti USA porterà però ad una rivalutazione dell’euro, quindi taglierà il surplus commerciale europeo, quindi potrebbe mettere un bel trave sui piani di fine della politica monetaria lassista da parte della BCE.
Questo stallo potrebbe essere interrotto se i governi della UE iniziassero a rilanciare i consumi interni in modo deciso, magari con politiche sociali. Questo renderebbe la crescita endogena e strutturalmente più forte. Soprattutto la Germania ed i paesi nordici dovrebbero percorrere questo sentiero “Spendaccione”, nell’ottica dei propri enormi surplus e del fatto che son proprio loro a premere di più per la fine del QE. Se non lo faranno Draghi prima e Weidmanm dopo si troveranno al centro di un bel problema.
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