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GREEN NEW DEAL: IL DISCORSO DEL NULLA DI VON DER LEYEN

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Il tanto atteso discorso del Presidente della commissione Von Der Leyen è statao appena fatto, ma potevamo risparmiarci tutti quella mezz’oretta che è durato.

Chi si aspettava un discorso serio, con dei punti concreti, delle misure effettive, è rimasto completamente e totalmente deluso, perchè non ha sentito, letteralmente nulla.

Alcuni punti del discorso, fondati su Aria Fritta ed Acqua Calda:

  1. . Il cambiamento climatico è al centro del programma europeo. Bello grazie….
  2. Saranno definiti 50 passi sino al 2050 per combattere il cambiamento climatico, lotta che durerà più di una generazione. Del resto nel Lungo Periodo saremo tutti morti (cit.);
  3. Lo scorso Venerdì 44 investitori hanno chiesto la legge sul cambiamento climatico, per poter prendere decisioni di lungo termine. Cosi sapete che qualcuno, sicuramente, ci guadagnerà;
  4. Entro l’estate sarà presentato un piano per la riduzione delle emissioni con un piano studio di impatto realistico. Sarà tutto pronto entro la COP26 della prossima estate. Intanto per ora, vi diciamo il beneamato nulla;
  5. Bisogna premiare le aziende che rispettano l’aziende con sistema di adattamento al CO2 alle frontiere (dazi all’import) per non penalizzare chi produce in Europa, ponendo quindi delle tariffe per chi non è verde. Questo porterà ad un aumento consistente dei prezzi al consumo, che verrà pagato da chi? Dai poveri, che perderanno capacità di acquisto. Più poveri, più felici, secondo la Commissione ovviamente;
  6. Green New Deal è una nuova strategia di crescita che “Non punta al consumo”, che “Restituisce piuttosto che prendere”, per creare nuove aziende, partendo da questo green new deal. Si passa dal carbone e dall’acciaio, ad una visione in cui si cerca di risistemare la produzione con il rispetto dell’ambiente. Non puntare al consumo significa anche nascondere tutte le misurazioni di carattere economico che sinora guidano l’economia mondiale. Il famoso Y=C+G+I va a quel paese. Si passa a valori di carattere qualitativo per cui domani, si potrà parafrasare Orwell dicendo che “Oggi hanno aumentato la razione di cioccolato a 20 grammi, ma la settimana scorsa era di 30 grammi”. Tanto si potrà dire, letteralmente, di tutto;
  7. Meccanismo per una transizione giusta che coinciderà fondi pubblici e privati, la BEI farà 100 miliardi di investimenti in 7 anni. Quindi sono 14 miliardi all’anno, su in PIL dell’Unione  di 15000 miliardi e conti della Corte dei Conti europea che parla di 1150 miliardi necessari all’anno. Il beneamato NULLA per finanziare il NIENTE;
  8. Opportunità nel campo dell’agricoltura, con una nuova opportunità agricola. Protezione biodiversità. Neutrali, come Commissione , dal 2030. Non più export agricolo, quindi ….  che faranno gli agricoltori, e cosa mangeranno quelli che ora si nutrono di cibi europei? Un bel piano Malthusiano; 
  9. Appoggio della cittadinanza attiva e delle iniziative che partono dalla base, dalle scuole. Blah Blah Blah noioso
  10. Alcuni dicono che i costi sono troppo altri. 5 miliardi costi alluvioni, 10 miliardi costi siccità, Renderemo i costi di transazione sostenibili. Quindi più danze della pioggia per tutti? Oppure gli agricoltori non potranno più lamentarsi della pioggia o del sole? Perchè questi sono i risultati; , giusto, fatto per l’Europa dall’Europa.

Dagli interventi poi di molti gruppi si capisce quella che sarà la prospettiva del Green New Deal:

  • più tasse;
  • più povertà diffusa;
  • niente soldi o ben pochi;
  • tante parole al vento;
  • nulla di effettivamente pratico;
  • una pura cortina di fumo. 

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