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Attualità

Grecia, gli effetti dell’avanzo primario (di Giuseppe PALMA)

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Lo avrò scritto mille volte, ma in tanti fanno finta di non capire.

Lo rispiego, in breve, un’altra volta:

a) uno Stato fa deficit quando spende 100 e chiede 97 alla collettività, lasciando 3 a cittadini e imprese;

b) uno Stato fa pareggio di bilancio quando spende 100 e chiede 100 alla collettività, lasciando zero a cittadini e imprese (quindi tagli selvaggi alla spesa pubblica e strumenti invasivi di accertamento fiscale);

c) uno Stato fa avanzo primario quando spende 100 e chiede 103 alla collettività. Da dove prende la differenza? Erodendo il risparmio privato e la ricchezza di cittadini e imprese, tagliando oltre ogni ragiovenole misura le voci di spesa pubblica più sensibili (sicurezza, pensioni, giustizia, protezione civile, sanità, scuola etc…). In altre parole massacrando la popolazione.

La Grecia, grazie alle ricette economiche imposte dagli “amici” dell’Ue e del Fmi, fa AVANZO PRIMARIO nella misura del 4% del Pil, quindi vi lascio immaginare l’entità dei tagli alla spesa pubblica e l’accanimento verso la ricchezza collettiva (quella rimasta).

Atene brucia e la protezione civile non ha neppure i mezzi per spegnere gli incendi. 

P.S. Al netto degli interessi passivi sul debito pubblico, anche l’Italia – da ben ventisette anni – fa avanzo primario. Capite perché nelle zone terremotate del Centro-Italia, trascorsi ormai due anni dal grande terremoto dell’agosto 2016, non è ancora iniziata la ricostruzione?

Ora, chiedete pure piùEuropa!

Giuseppe PALMA

Con Prefazione di Matteo SALVINI. In pre-vendita da oggi il nuovo libro di P. BECCHI e G. PALMA

 

 


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