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Gli USA penalizzano l’import di pannelli solari cinesi? Esplode l’imprt dall’India

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L’India ha registrato un notevole aumento delle esportazioni di moduli solari in seguito al divieto imposto dall’amministrazione Biden su tali moduli, sospettati di essere prodotti con il lavoro forzato in Cina.

Secondo un rapporto del Times of India, le esportazioni di moduli solari nel terzo trimestre dell’anno sono state pari a 157 milioni di dollari, rispetto ai 21 milioni dell’anno precedente e ai 26 milioni del secondo trimestre del 2022.

Nel frattempo, anche la crescita dell’adozione dell’energia solare a livello nazionale è in aumento. Nei primi nove mesi dell’anno, gli sviluppatori solari indiani hanno installato una capacità di generazione solare record di 10 GW.

Questo rappresenta un aumento annuale del 35%, con le installazioni su scala pubblica che hanno rappresentato 9 GW, pari a un aumento annuale del 45%. Le aggiunte di capacità solare hanno inoltre rappresentato il 76% di tutte le aggiunte di capacità di generazione di energia nei primi nove mesi del 2022.

Negli Stati Uniti, invece, si prevede che le nuove installazioni solari siano diminuite del 23% quest’anno a causa del divieto sui moduli cinesi. Il dato è stato fornito dalla Solar Energy Industries Association e da Wood Mackenzie, che hanno anche dichiarato di prevedere una riduzione del 40% delle installazioni su scala pubblica per quest’anno a causa del divieto.

Le installazioni solari residenziali aumenteranno di un considerevole 37%, ma rappresentano una piccola parte del mercato dell’energia solare statunitense, dove i progetti utility-scale dominano il panorama.

Secondo la Reuters, ci sono più di 1.000 carichi di attrezzature per l’energia solare fermi nei porti statunitensi dopo l’approvazione della legge sulla protezione del lavoro forzato degli uiguri a giugno. Ciò ha indotto gli esportatori a sospendere le spedizioni verso gli Stati Uniti per timore di finire anch’essi in carcere in base alla nuova legislazione.

Nel frattempo, gli esportatori indiani di energia solare hanno aumentato le esportazioni verso gli Stati Uniti per sostituire i moduli cinesi. All’inizio del mese, un dirigente dell’industria indiana ha dichiarato ai media locali che l’India era l’alternativa più logica alla Cina per quanto riguarda i moduli solari, essendo il secondo produttore in ordine di grandezza.

La mossa USA di penalizzare l’import cinese quindi rischia di non trasformarsi in un incentivo alla produzione nazionale, ma semplicemente nell’import da un’altra piazza…

 


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