Giappone: il ministro delle Finanze evade le tasse e si dimette. Colpo al governo Kishida

Il ministro delle Finanze giapponese Kenji Kanda ha presentato le sue dimissioni lunedì dopo aver ammesso la settimana scorsa che la sua azienda non aveva pagato le tasse immobiliari sui suoi terreni e proprietà. Entrambi sono stati sequestrati dalle autorità fiscali in quattro occasioni tra il 2013 e l’anno scorso dopo che la sua azienda era in arretrato di imposte da versare.

Il primo ministro Fumio Kishida si è scusato lunedì sera per aver nominato un altro viceministro che si è dovuto dimettersi subito dopo essere entrato in carica a settembre. Alla domanda su come intende assumersi la responsabilità delle dimissioni – le terze di un alto funzionario del governo in un mese – Kishida ha detto: “Credo fermamente che dobbiamo riconquistare la fiducia del pubblico continuando a svolgere i nostri doveri. Accetto gravemente la mia responsabilità per la nomina ( Kanda).”

Kishida si trova ad affrontare un indice di popolarità ai minimi storici e ha circa un mese di lavori parlamentari in questa sessione, che terminerà il 13 dicembre. All’interno dell’amministrazione si teme che, se lo scandalo si protrarrà, potrebbe influenzare le deliberazioni sul bilancio fiscale supplementare 2023 che Kishida punta a passare entro la fine del mese.
Kanda, un commercialista, ha affermato durante un’interrogazione parlamentare giovedì che, sebbene non prendesse alla leggera i suoi obblighi fiscali, era stato troppo occupato con i suoi doveri parlamentari per supervisionare i dettagli fiscali della sua attività e li aveva lasciati a una società di contabilità. Insomma ha evaso le tasse perchè è un distrattone.

Quindi, durante la testimonianza della Camera Bassa venerdì, Kanda si è scusato e ha detto che stava preparando un rapporto sui suoi pagamenti fiscali passati, compresi i quattro pagamenti insoluti. Non ha menzionato quando il rapporto sarebbe stato pubblicato e si è astenuto dal dire se si sarebbe dimesso o meno prima di presentare il rapporto.

Kanda è ora il terzo membro del gabinetto a lasciare il governo da quando Kishida ha rimpasto il suo governo a settembre con l’obiettivo, ha detto il primo ministro, di mettere le persone giuste nei posti appropriati. Taro Yamada, membro della Camera alta, ha visto le sue dimissioni da vice ministro parlamentare per l’istruzione e la ricostruzione post-disastro accettate dal governo il 26 ottobre dopo che Shukan Bunshun ha rivelato di aver avuto una relazione extraconiugale. Poi, il 31 ottobre, il membro della Camera bassa Mito Kakizawa si è dimesso dalla carica di ministro della giustizia per aver raccomandato a Yayoi Kimura – il sindaco del quartiere Koto di Tokyo, che Kakizawa rappresenta in parlamento – di utilizzare pubblicità a pagamento su YouTube, una violazione della legge elettorale. . Sul caso indaga la procura di Tokyo.

La perdita di un altro membro del governo arriva in un momento in cui i numeri dei sondaggi di Kishida sono i più bassi da quando è entrato in carica nell’ottobre 2021. Un sondaggio del Sankei Shimbun condotto durante il fine settimana ha mostrato che il suo tasso di sostegno al governo era solo del 27,8%, e aveva un tasso di disapprovazione record del 68,8%.

Continuano le speculazioni sulla possibilità che Kishida convochi elezioni anticipate entro la fine dell’anno o l’anno prossimo, ben prima che il suo mandato come presidente del Partito Liberal Democratico al potere finisca a settembre, nella speranza di assicurarsi un mandato elettorale che possa sostenere il partito. e la sua rielezione a presidente del partito, che sotto un governo guidato dall’LDP lo vedrebbe continuare come primo ministro.

Le prossime elezioni della Camera bassa non si terranno prima dell’ottobre 2025, ma il primo ministro ha l’autorità di sciogliere il parlamento e indire elezioni anticipate in qualsiasi momento. Con questo clima politico però sciogliere le camere rischierebbe di essere un clamoroso errore e portare a una dura sconfitta del partito Liberaldemocratico al potere.