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Crisi

Germania. Schianto commercio estero a gennaio 2015

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A sorpresa, ma tanto sorprendente non lo è, il saldo delle partite correnti (differenza export-import beni e servizi) tedesco crolla a gennaio 2015 a 16.8  MLD da 25,6 rispetto al mese precedente. L’export da dicembre 2014 a gennaio 2015 registra una flessione di un -2.1% che va a segnare un calo anche del saldo commerciale.

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Questi dati sull’andamento del commercio estero tedesco sono ingloriosi dal momento che il Paese già gode di un vantaggio, per il fatto che grazie all’euro, commerciando in Paesi che condividono la stessa moneta, questa ha potuto bloccare la sua rivalutazione della moneta se avesse mantenuto il marco tedesco.
Se la Germania esporta di meno, questo potrebbe anche non interessare gli altri Paesi dell’eurozona, purtroppo però, il calo dell’export tedesco spingerà gli altri Paesi dell’eurozona ad essere più competitivi per conquistare la domanda estera (tedesca in questo caso e non solo) ed in assenza di una moneta flessibile come riallineamento nel mercato europeo, questa ricerca di competitività si tradurrà in maggiore “flessibilità” del lavoro.
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