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Gazprom arresta le forniture di gas dopo “Perdite” misteriose

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GAZPROM GASDOTTO NORD STREAM IMPIANTO GAS TUBO GRU

Dopo uno stop di tre giorni per “Manutenzione programmata”, il gigante energetico russo Gazprom avrebbe dovuto riprendere domani le forniture critiche di gas naturale all’Europa attraverso il Nord Stream 1, ma sembra che Putin, che si sta divertendo un po’ troppo a giocare al gatto e al topo, avesse altri piani e di conseguenza i flussi di gas russo verso l’Europa non torneranno tanto presto, dato che pochi istanti fa Gazprom ha annunciato di aver “completamente interrotto” il trasporto di gas al Nord Stream fino a quando non sarà riparata una perdita di olio precedentemente non rilevata.

Potrebbero volerci ore, giorni… o mesi.

Ecco una foto della presunta “perdita di Olio”:

Lo “scioccante sviluppo” è un duro colpo per l’Europa, che si sta affannando a riempire i propri depositi di gas in vista dell’inverno e che da settimane cerca di indovinare le prossime mosse di Mosca nella guerra energetica.

Per citare Walter Sobchak, “segna zero” per il prossimo futuro.

Ciò significa che l’Europa sarà costretta a fare ancora più affidamento sul LNG americano, Mediorientale o ….. cinese, cioè russo travestito da cinese. Ora bisogna vedere se la caduta del prezzo del gas avvenuta sinora proseguirà anche in futuro oppure se assisteremo ad una rapida inversione nel prezzo.

Probabilmente il prezzo del TTF rimarrebbe estremamente elevato se la questione non fosse risolta in tempi brevi. Se con NS1 stabile, anche a livelli bassi, avremmo potuto vedere il prezzo andare sotto i 200 euro a Mw/h, una situazione di massima incertezza, in cui NS1 potrebbe aprire o no, o proseguire a senso alternato, c’è il pericolo che il prezzo esploda.  Tutto dipende dall’elasticità dei prezzi della domanda rispetto all’offerta.

Un nuovo rally dei prezzi del gas in Europa sulla scia della notizia odierna dell’NS1 probabilmente farà anche scaldare il dibattito sull’intervento del governo nel mercato, con la maggior parte delle dichiarazioni dei funzionari pubblici che finora puntano a un intervento nei mercati dell’elettricità.

Come fare a controllare il prezzo dell’elettricità? Un metodo potrebbe essere, nel breve / brevissimo periodo, un sistema di aste che spinga le società industriali energivore a cedere le loro quote di gas assegnate. con un sistema di aste. Però questa può essere un sistema solo per il brevissimo termine, perché quella per il medio lungo periodo l’unica soluzione è trovare nuove forniture energetiche.

Come afferma Bloomberg, “questo segna una drammatica escalation nella crisi energetica europea – e arriva proprio quando i prezzi si stavano attenuando. Se il blocco persiste, mette a rischio le famiglie, le fabbriche e le economie, indebolendo la mano dell’Europa che sostiene l’Ucraina nella guerra contro la Russia”. Detto altrimenti, milioni di segnalatori di virtù avranno freddo, fame e buio quest’inverno, ma almeno avranno una bandiera ucraina nella loro biografia di Twitter.


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