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Gas Naturale: perfino la Germania inizia a perforare. Noi siamo bloccati da PITESAI, Draghi e Cingolani

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In una mossa concertata per allontanarsi dalla sua forte dipendenza dalla Russia nel mezzo della crisi ucraina, le autorità tedesche hanno finalmente ceduto e consentito alle trivellazioni di gas di procedere in uno dei suoi territori più controversi.

Mercoledì, un’autorità regionale tedesca responsabile per le isole del mare di Wadden ha dato il via libera a una compagnia olandese per trivellare il gas nel Mare del Nord sopra le isole di Wadden.

L’azienda olandese One-Dyas afferma che prevede di iniziare la perforazione di gas naturale a circa 20 chilometri a nord delle isole il prima possibile dopo che il governo tedesco è stato costretto ad allentare il suo atteggiamento riguardo alle perforazioni di petrolio e gas nei suoi territori. Il giacimento di gas, che contiene gas a basso contenuto calorico adatto all’uso domestico, si trova a oltre 20 chilometri al di sopra delle isole Wadden nel Mare del Nord, sotto il fondale marino olandese e tedesco.

Non possiamo permetterci di chiedere più gas ai Paesi Bassi e continuare a rifiutarci di estrarre il nostro gas“, ha annunciato martedì il ministro degli Affari economici dello stato della Bassa Sassonia Bernd Althusmann.

Chris de Ruyter van Steveninck, direttore di One-Dyas, ha detto all’emittente televisiva NOS che l’azienda può fornire il 5% della domanda di gas olandese su base annua. Secondo il direttore, il giacimento e quelli vicini hanno un potenziale per fornire circa 60 miliardi di metri cubi di gas naturale, il che significa che possono fornire quasi la metà del consumo annuo dei Paesi Bassi di 40 miliardi di metri cubi e dei 90 miliardi di metri cubi della Germania.

L’invasione russa dell’Ucraina ha innescato un’auto-sanzione diffusa da parte dei suoi clienti energetici occidentali, portando a una crisi energetica nell’Eurozona e nel mondo. La Germania fa affidamento sulla Russia per circa il 60% del suo fabbisogno di gas naturale. Ora perfino la “Verdissima” Germania autorizza le perforazioni, e di corsa. Cosa fanno Draghi e Cingolani? Terremo ancora il superato e pazzo piano PITESAI che oggettivamente blocca l’estrazione e l’esplorazione del gas nei mari italiani? Una follia che stiamo pagando carissima. Preferiamo blackout e freddo all’uso delle nostre risorse.

La perforazione del gas nel Mare del Nord ha incontrato una forte resistenza, con i sindaci delle due isole vicine entrambi contrari allo sviluppo principalmente per preoccupazioni sull’impatto ambientale. Tuttavia, una ricerca del ministero degli affari economici olandese ha concluso che ci sarebbero danni minimi sia durante la costruzione del progetto che durante la fase di pompaggio attiva.

Quindi la domanda ricattatoria di Draghi ai suoi cittadini non dovrebbe essere: “Volete i condizionatori accesi o la pace?”, ma bensì: “Volete smetterla di fare i finti green e pagare meno il gas E ANCHE la pace?”


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