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Fusione nucleare e viaggi spaziali: due società si uniscono per la propulsione spaziale interplanetaria

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Pulsar Fusion, nell’Oxfordshire, sta collaborando con Princeton Satellite Systems alla progettazione di un motore a razzo che utilizza la fusione nucleare.

Le due aziende utilizzeranno simulazioni di apprendimento automatico per creare un motore a razzo per lo spazio profondo a propulsione nucleare con una velocità potenziale di 750.000 kmh. In questo modo Marte sarebbe raggiungibile in soli 30 giorni e Saturno in meno di due anni.

La collaborazione prevede che le due aziende utilizzino l’apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale per studiare i dati del reattore PFRC-2, al fine di comprendere meglio il comportamento del plasma in condizioni di riscaldamento e confinamento elettromagnetico, quando configurato come sistema di propulsione aneutronica.

“Questo è un passo estremamente significativo per Pulsar. Unendo la nostra ricerca e le nostre risorse con quelle di Princeton Satellite Systems, Pulsar ha ottenuto l’accesso ai dati comportamentali di PRFC-2 e ai recenti progressi nel campo dell’apprendimento automatico, il che rafforzerà lo sviluppo dei nostri sistemi a razzo a fusione nucleare”, ha dichiarato Richard Dinan, fondatore e CEO di Pulsar Fusion.

Piuttosto che sviluppare l’energia da fusione, l’azienda, precedentemente chiamata Applied Fusion Systems, si è concentrata sulla propulsione. L’anno scorso ha ricevuto fondi dall’Agenzia Spaziale del Regno Unito per condurre ricerche sulla propulsione elettrica nucleare.

“La nostra opinione è che la propulsione a fusione sarà dimostrata nello spazio decenni prima di poter sfruttare la fusione per l’energia sulla Terra”, ha detto Dinan. “Lo spazio è il luogo ideale per la fusione, grazie al vuoto e alle temperature estremamente basse”, ha aggiunto. “A differenza di una centrale elettrica a fusione, la propulsione a fusione non richiede una gigantesca turbina a vapore e i combustibili possono essere reperiti all’esterno anziché essere creati in loco”.

Pulsar sta sviluppando simulazioni basate sui dati di gas puffing del PFRC-2 per cercare di creare simulazioni predittive del comportamento di ioni ed elettroni in un plasma FRC.

Queste simulazioni predittive sono necessarie per i sistemi di controllo ad anello chiuso, una componente chiave di un futuro reattore PFRC.

Nel frrattempo il PSS e il Princeton Plasma Physics Lab (PPPL) stanno collaborando a una nuova tecnologia di fusione chiamata Direct Fusion Drive, un concetto di motore a razzo da 10 MW a propulsione diretta.


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