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Francia: fallimenti in crescita, 55 mila posti di lavoro a rischio

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La crisi sta mordendo duramente anche in Francia e le aziende stanno soffrendo duramente. I dati del 2° trimestre 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mostrano un’esplosione del 35% e superano i livelli pre-crisi, secondo gli ultimi dati della società specializzata Altares ripresa da Euronews, che avverte di una potenziale perdita di 55.000 posti di lavoro .

Rispetto al secondo trimestre 2022, il numero dei fallimenti aziendali – che comprende tutele, amministrazioni controllate e liquidazioni giudiziali dirette – è passato da 9.826 a 13.266, con un incremento del 35%.

Il numero dei fallimenti “è al massimo dal 2016”, rilancia il rapporto Altares, pubblicato mercoledì (12 luglio).

Se 42.500 aziende fallissero nel 2022, i numeri potrebbero raggiungere le 55.000 aziende quest’anno.

E chi dice bancarotta dice la perdita del lavoro, dice il rapporto. “In queste condizioni il numero dei posti di lavoro a rischio ha raggiunto quota 55.700, soglia che non si avvicinava dal 2° trimestre 2014”, si legge nella ricerca.

PMI e medie aziende in difficoltà

Il numero dei fallimenti era ampiamente diminuito in piena pandemia, quando lo Stato è intervenuto in tutte le direzioni per sostenere le imprese di fronte alla crisi economica.

A partire dall’agosto 2022 la situazione ha cominciato a cambiare, a partire dalle micro aziende, per poi allargarsi alle aziende più grandi. I fallimenti si sono diffusi a macchia d’olio partendo dal dettaglio e dalla ristorazione.

“Ci sono tensioni molto forti tra Pmi ed Eti [mid-size companies, aziende di medie dimensioni]” precisa Millon, il cui numero di procedure di recupero è aumentato del 55%. Una realtà esacerbata nel settore dell’abbigliamento, con un aumento del 72% dei fallimenti.

“A volte i piccoli negozi locali vengono trascurati a favore dei grandi centri commerciali. La loro chiusura può poi avere ripercussioni per i propri fornitori, o anche per i propri clienti”, aggiunge l’autore del report.

Secondo i dati  1.477 esercizi di ristorazione sono falliti (+53% rispetto al 2° trimestre 2023), mentre il fast food segna un record storico con 646 chiusure (+64%). Le attività di parrucchiere ed estetista registrano il massimo decennale di sinistri, con 459 fallimenti (+35%). 

Questi dati erano precedenti i moti del mese di giugno che, con le loro distruzioni, hanno causato ancora più problemi alle aziende. In Francia si rischia di vedere un 2023 anche peggiore del 2022.

 


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