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Analisi e studi

Crisi Francia: Fitch lancia allarme sul bilancio 2026 e minaccia declassamento

L’agenzia Fitch lancia l’allarme sul bilancio francese 2026 del governo Bayrou. Rischio di mancata approvazione, declassamento del rating e conseguenze devastanti per l’economia e la stabilità sociale.

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La Francia è sull’orlo di una crisi finanziaria e politica senza precedenti? Chi lo sa, ma l’agenzia di rating Fitch non ha molta fiducia nelle capacità del governo Bayrou di impostare una seria politica di bilancio con la promessa riduzione della spesa pubblica.

L’agenzia Fitch ha lanciato un allarme sulla proposta di bilancio per il 2026 presentata dal Primo Ministro Francois Bayrou, esprimendo profondi dubbi sulla sua capacità di ottenere l’approvazione parlamentare. Le conseguenze di un fallimento sarebbero devastanti, spingendo il paese verso un baratro economico con ripercussioni a livello europeo.

Le ombre di Fitch: un piano audace, ma fragile

Il 15 luglio, il Primo Ministro Bayrou ha svelato pun progetto di bilancio con misure di risparmio colossali, pari a 43,8 miliardi di euro per il 2026 (1,4% del PIL). Un tentativo disperato di tamponare un deficit che ha raggiunto il 5,8% del PIL nel 2024, più del doppio della media dei paesi con rating “AA”. Tra le proposte più incisive:

  • “Anno Bianco” di spesa: Un congelamento quasi totale della spesa ministeriale (con eccezioni per la difesa) e dei benefici sociali e pensionistici.
  • Riduzione del personale pubblico: Un taglio all’organico del settore pubblico.
  • Lotta all’evasione fiscale: Nuove misure per contrastare la frode fiscale.
  • Contributo dai ricchi: Un prelievo fiscale non specificato per le famiglie più benestanti, per far contenta la sinistra.
  • Restrizione ai sussidi di disoccupazione: Accesso più stringente ai benefici di disoccupazione.
  • Abolizione di due festività Nazionali: Un sacrificio per aumentare i giorni lavorativi e le entrate fiscali.

Fitch riconosce la portata di queste misure, ma avverte: “La probabilità che il pacchetto venga approvato integralmente è molto bassa.” L’agenzia teme che il piano venga “annacquato” durante i dibattiti parlamentari autunnali.

Un governo sotto assedio

La frammentazione politica è la vera bomba a orologeria. I partiti di opposizione, da destra a sinistra, hanno già espresso aspre critiche, con alcuni che minacciano apertamente una nuova mozione di sfiducia contro il governo. Il ricordo della mancata rinegoziazione della riforma delle pensioni lo scorso mese è ancora fresco e bruciante. Il Partito Socialista, che aveva sostenuto il bilancio 2025 a condizione di rivedere la riforma delle pensioni, ora è un’incognita e non è detto riesca a sostenere queste misure in Parlamento.

spesa pubblica dei paesi AA/PIL e spesa pubblica della Francia/PIL, comparati, e aumento della spesa pubblica reale

Le conseguenze di un fallimento: il baratro del Deficit e del Debito

Se la legge di bilancio non dovesse passare, le conseguenze sarebbero catastrofiche per l’economia francese:

  • Deficit cronico: Fitch prevede che, senza una strategia di consolidamento credibile, il deficit rimarrà elevato, stimato al 5,5% nel 2026-2027, ben lontano dall’obiettivo governativo del 4,6% nel 2026 e del 2,8% nel 2029.
  • Debito pubblico in aumento: I rischi fiscali in aumento porteranno a un’escalation del debito pubblico, già aggravato da una crescita economica anemica. Il PIL reale è cresciuto solo dello 0,1% nel primo trimestre del 2025, il dato più debole tra le grandi economie dell’eurozona. Fitch prevede una crescita di appena lo 0,7% nel 2025-2026.
  • Costo del debito: L’aumento dei tassi di interesse e la crescente pressione per aumentare la spesa verso il nuovo obiettivo NATO del 3,5% del PIL per la difesa acuiranno le sfide fiscali.
  • Declassamento del rating: Fitch ha già rivisto l’Outlook sul rating ‘AA-‘ della Francia a Negativo nell’ottobre 2024. Una mancata approvazione del bilancio potrebbe portare a un ulteriore declassamento, rendendo più costoso per la Francia prendere in prestito denaro e minando la fiducia degli investitori.

Un Futuro Incerto: L’Ombra dell’Instabilità Sociale

Oltre ai numeri, aleggia il rischio di disordini sociali. La proposta di abolire due festività nazionali e di rivedere i benefici sociali potrebbe innescare nuove ondate di proteste, mettendo a dura prova la già fragile coesione sociale del paese.

La Francia quindo dovrebbe scegliere fra austerità dura, e restare fra i preferiti delle agenzie di rating, ma innescare un lotta sociale che ne destabilizzerebbe le già povere radici, il tutto condito da un tocco di riarmo che rende la situazione ancora più incerta. Ci sarebbe una terza via: mandare a quel paese i vincoli europei e uscire dall’Euro e riprendere una politica di controllo dei tassi d’interesse. Ovviamente questa è pura fantapolitica, ma ormai siamo al limite di quello che può essere tentato nel rispetto dello status quo politico.


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