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Francia: 6 centrali nucleari non ripartiranno a causa degli scioperi

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Centrale nucleare

 

Electricte de France ha dichiarato venerdì di aver rinviato il riavvio di sei reattori nucleari, aumentando le tensioni sulla fornitura di energia elettrica in Francia, mentre l’azienda è colpita da scioperi in cinque dei suoi impianti nucleari.

Il sindacato CGT ha dichiarato che lo sciopero sta bloccando i lavori di manutenzione e riparazione dei reattori; EDF ha affermato che i ritardi nei riavvii varieranno da un giorno a tre settimane.

EDF ha dichiarato di vedere ancora una produzione di 280-300 TWh per il 2022, ma probabilmente verso l’estremità inferiore della gamma. EDF  è stata costretta a tagliare ripetutamente la produzione e le previsioni di guadagno dopo la scoperta di corrosione nelle tubature, in un momento in cui le forniture energetiche europee sono già sotto pressione da quando la Russia ha tagliato le forniture di gas naturale.

Gli scioperi negli impianti di EDF si affiancano ad azioni simili nelle raffinerie e nei depositi di TotalEnergies e Esso di Exxon Mobil, che hanno provocato una carenza di benzina in alcune zone della Francia. Quindi la conflittualità sociale può provocare dei gravi danni a livelli anche energetico, bloccando lavori ritenuti necessari. Una situazione drammatica alla vigilia di un inverno senza energia, ma anni di politiche sparagnine e di risparmi fatti alle spese delle manutenzioni e dei lavoratori stanno ora rivelando il loro vero costo, cioè l’assenza di un minimo di sicurezza e di capacità di riserva. Un problema per tutta Europa.

 


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