Conti pubblici
Fmi promuove politica economica del governo Meloni

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) promuove l’Italia: economia resiliente e solido mercato del lavoro. Secondo quanto evidenziato dagli analisti nel Report annuale sull’economia e la finanza pubblicata italiana, insomma la politica economica del governo ottiene l’ennesimo riconoscimento internazionale. Il report si sofferma sull’occupazione che cresce e la riduzione drastica del deficit realizzata con la disciplina fiscale degli ultimi anni, che secondo i tecnici del fondo monetario internazionale costruiscono un argine fondamentale contro i rischi generati dallo scenario internazionale, tra le incognite sulle politiche commerciali e le tensioni geopolitiche.
Nonostante “l’accresciuta incertezza sulla politica commerciale globale”, il primo trimestre di quest’anno ha fatto segnare un +0,3 per cento anche grazie alla “continua crescita degli investimenti”. Un fattore che, complice l’accelerazione prevista per la fase finale del Pnrr, dovrebbe aiutare a tenere botta in attesa della spinta tedesca. In questo contesto, Roma dovrebbe continuare a registrare una “crescita moderata” anche nel 2025: l’Fmi prevede un +0,5 per cento, un decimale in meno rispetto alle stime dell’esecutivo. Poi +0,8 per cento nel 2026 e +0,6 per cento nel 2027. Numeri sufficienti a tenere il deficit sotto al 3 per cento del Pil nei prossimi due anni.
I tecnici del Fmi sottolineano anche come l’economia italiana, in un situazione contingente non certo semplice, abbia dato segnali di tenuta sostanziale: “nonostante l’aumento dell’incertezza della politica commerciale globale, l’attività economica nel primo trimestre del 2025 è rimasta resiliente grazie alla continua crescita degli investimenti e a un solido mercato del lavoro”. si legge nel report
L’ Fmi anche elogia la politica prudente adottata dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che ha permesso “Un risultato di bilancio migliore del previsto nel 2024 ha permesso il ritorno a un avanzo primario”. Allo stesso tempo però avverte anche della necessita di avere una “solida performance fiscale sarà essenziale per riportare il debito pubblico su una traiettoria discendente”. Il fondo poi elogia l’impegno mostrato dal governo nel tenere sotto controllo il debito e quindi “hanno accolto con favore l’impegno delle autorità per un piano fiscale a medio termine che bilanci le considerazioni sulla sostenibilità del debito e le esigenze di investimento, e sia in linea con il quadro di bilancio dell’Ue”.
Viene quindi chiesto all’Italia “di continuare la compliance fiscale, razionalizzare deduzioni e detrazioni fiscali, e sostituire sussidi inefficienti con misure per la produttività” Grande soddisfazione tra la maggioranza per questo risultato che premia gli sforzi del governo nella traiettoria virtuosa di mantenere i conti in ordine. “Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente riconosciuto come la svolta di politica economica perseguita dal Governo Meloni stia producendo risultati concreti. Il Piano strutturale di bilancio 2025 2029 lo dice chiaramente: non solo vogliamo rallentare la crescita del debito, ma puntiamo a ridurlo in modo netto e credibile, con un saldo primario strutturale che salirà fino al 2,5 % del PIL entro il 2027. Questi obiettivi non sono numeri astratti: sono la garanzia che possiamo mantenere i conti in ordine senza ledere priorità ineludibili, come il welfare, il lavoro, la sanità e la sicurezza energetica. Un elemento determinante è la stabilità politica. Come stimato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, proprio grazie alla credibilità e continuità dell’esecutivo Meloni, nei primi due anni di legislatura l’Italia ha risparmiato 11 miliardi di euro in minori spese per interessi sul debito pubblico”. Ha detto il senatore Nicola Calandrini presidente della 5 commissione bilancio.
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