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Fine del Day trading e ritorno al lavoro? Il crollo delle cripto e delle “Meme Stock” può avere questo effetto…

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La fine della “Tulipanomania” legata alle valute virtuali e alle azioni “Meme” in day trading, della possibilità di fare i soldi facilmente con un click sul telefono,  sta riportando i giovani americani al lavoro? Se lo chiede Wolfstreet analizzando gli ultimi dati legati al mondo del lavoro USA.

I datori di lavoro hanno assunto 315.000 lavoratori in agosto. Nei nuclei famigliari il numero di persone con un lavoro regolare o autonomo è aumentato di 442.000 unità ad agosto, dopo mesi di andamento piatto. I datori di lavoro hanno fatto assunzioni in modo aggressivo e questo ha sicuramente aiutato. I salari sono aumentati di nuovo, ma in modo un po’ meno marcato. Soprattutto il numero di disoccupati in cerca di lavoro è aumentato rispetto a luglio, ma a luglio si era registrato il livello più basso dal 2000, al culmine della bolla speculativa.

I dati più importanti sono stati legati all’aumento della forza lavoro, del tasso di partecipazione alla forza lavoro e del tasso di partecipazione alla forza lavoro in età primaria, una svolta positiva in un mercato del lavoro pressato dalla domanda di lavoro e dalla carenza di manodopera.

Questo balzo della forza lavoro avviene mentre l’indice S&P 500 è in calo del 18% rispetto ai massimi di inizio anno. Il Nasdaq è sceso del 28% rispetto ai massimi di novembre. Molti dei titoli più speculativi, i titoli dei meme folli e gli zombie delle SPAC e delle IPO sono crollati del 70% o dell’80% o addirittura di oltre il 90%. Inoltre la maggior parte delle criptovalute è crollata del 70% o più, e alcune sono sostanzialmente scomparse. Le borse di criptovalute e le piattaforme di prestito DeFi hanno dichiarato bancarotta, portando con sé i fiat e le criptovalute dei loro clienti. È stato un incubo per le persone esposte a queste cose.

Molti giovani durante la pandemia si sono dedicati a questo tipo di speculazioni. in fondo era facile comprare Bitcoin e rivenderlo dopo una settimana o un mese guadagnando cifre elevate, o speculare allo scoperto sulle high tech. I soldi sembravano facili. Quindi dopo il lockdown una parte di queste persone o sono uscite dalla forza lavoro o non sono proprio entrate. 

Pero ora questa fonte di reddito, nella migliore delle ipotesi, è scomparsa, e nella peggiore delle ipotesi, se avevano speculato allo scoperto, si è anche portata dietro la  loro ricchezza. Quindi bisogna tornare a lavorare per vivere, se non addirittura per pagare dei debiti. I risultati sono i seguenti, con i lavoratori che entrano il mercato del lavoro in crescita

Nei giovanissimi si vede un certo incremento

Ma questo è più forte nella forza lavoro  centrale, dai 25 ai 54 anni.

In generale quindi è probabile che la fine della speculazione facile stia spingendo giovanissimi e giovani a tornare al lavoro. Ora vedremo se l’inflazione e la distruzione del reddito reale avrà un effetto simile. 

 


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