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Finalmente qualcuno dice la verità sul governo economico della UE e sulle sue politiche distruttive

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Non è vero che nessuno capisca niente delle conseguenze della revisione delle regole europee di bilancio e delle politiche industriali europee. In realtà c’è qualcuno che ne ha compreso benissimo i contenuti e le conseguenze e che, di fronte alle commissioni parlamentari, nello specifico del Senato,  non ha nessun problema a dirne le conseguenze disastrose per l’Italia.

Luciano Barra Caracciolo, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha “Fatto i compiti”, come direbbero a Bruxelles, e ha detto chiaramente le conseguenze delle proposte nuove norme della Commissione che dovrebbero costituire la guidance economico/finanziaria per i bilanci dei singoli paesi a partire dal 2024, quando, in teoria, dovrebbero tornare attive le norme di bilancio sospese a causa del Covid.

In realtà le proposte della Commissione, che prevedono un cammino di riduzione del debito definito stato per stato, anche sulla base dell’implementazione delle devastanti politiche ambientali, viene ad essere non migliorativo rispetto alla situazione precedente, quella che ha visto venti anni di decadenza economica dell’Italia, anzi risultano peggiorative e legate a elementi soggettivi di valutazione da parte della Commissione stessa che, praticamente, esautorano lo stati e i parlamenti democraticamente eletti.

Abbiamo appena scritto che il 63% delle famiglie italiane non arriva a fine mese. L’applicazione delle norme europee perggiorerebbe questa percentuale, come aumenterebbe la povertà, con la conseguenza collaterale di svuotare completameente il potestà finanziaria del parlamento e con essa la Democrazia.

Perdete 20 minuti e sentite il discorso. Non è semplice, ma fate questo sforzo. Non potrete dire che nessuno ve lo aveva detto


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