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ExxonMobil abbandona completamente la Colombia

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La ExxonMobil ha deciso di ritirarsi dal 31 maggio da un accordo operativo di joint venture per un giacimento di petrolio e gas in Colombia, ha dichiarato martedì il partner dell’impresa, nemmeno un mese dopo essersi ritirata da un importante progetto in Brasile.

Sintana Energy ha dichiarato in un documento normativo che ExxonMobil ha inviato alla sua controllata Patriot Energy Oil and Gas una comunicazione in cui si afferma che, in base ai termini dell’accordo operativo congiunto tra ExxonMobil e Patriot, la società statunitense ha deciso di ritirarsi dall’accordo a partire dal 31 maggio 2023.
L’avviso dice anche che la Exxon si ritirerà dal Contratto con l’agenzia di regolamentazione colombiana Agencia Nacional de Hidrocarbones, dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni governative. Sia il JOA che il contratto riguardano 43.158 acri di proprietà noti come blocco VMM-37 nel bacino della Media Valle del Magdalena in Colombia.

L’amministratore delegato di Sintana Energy, Doug Manner, ha dichiarato: “Siamo delusi dal fatto che il nostro partner di VMM-37 da oltre un decennio, ExxonMobil, abbia scelto volontariamente di ritirarsi sia dal JOA che dal contratto. La direzione ha incaricato consulenti legali e tecnici di assisterci nell’affrontare questo imprevisto cambiamento di eventi“.

Il ritiro da un blocco in Colombia ha fatto seguito alle notizie diffuse all’inizio del mese, secondo le quali la ExxonMobil avrebbe posto fine a un’importante campagna di trivellazione al largo del Brasile, dopo che per anni non era riuscita ad ottenere scoperte di giacimenti di idrocarburi significativi. Inoltre il nuovo governo della Colombia, Gustavo Petrol si è schierato decisamente contro le società petrolifere e fa parte di un blocco decisamente di sinistra, non amico delle multinazionali straniere.

La ExxonMobil sta inoltre affrontando un nuovo esame da parte degli investitori sulle sue ambizioni climatiche in occasione dell’assemblea generale annuale (AGM) che si terrà il mese prossimo. Legal and General Investment Management (LGIM) e Christian Brothers Investment Services (CBIS) hanno co-presentato una risoluzione per gli azionisti, chiedendo al colosso energetico di fornire maggiori informazioni sugli asset potenzialmente incagliati dopo la transizione energetica.

I due gruppi di investimento chiedono che il consiglio di amministrazione di Exxon riveli se gli obblighi di pensionamento degli asset (ARO) sono in linea con gli obiettivi di emissioni nette zero dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE).


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