Attualità
Eunoè: per la scienza contro in scientismo. Bologna 29-9
Perchè ormai la policizzazione della scienza è diventata un elemento della lotta sociale e politica, vi invitiamo a seguire Eunoè,per la scienza, contro lo scientismo, ma per la scienza.
Sabato 28 settembre 2019 alle ore 18, presso la sala Casa dell’Angelo, in via
San Mamolo, 24 a Bologna sarà presentato al pubblico il “Manifesto per la
scienza” promosso dall’associazione Eunoè.
Oggi è facile constatare come le politiche più controverse fondino tutte, in
un modo o nell’altro, le proprie ragioni nella presunzione di «evidenze»
scientifiche alla cui autorevolezza non ci si può opporre senza apparire
retrogradi, nostalgici o superstiziosi. Lo «dice la scienza» è diventato il nuovo
«Deus vult», una sorta di talismano per superare magicamente le fatiche e i
compromessi di un metodo democratico sempre più screditato e mal tollerato
dai suoi stessi protagonisti.
Questo approccio ha dato luogo a discutibili alleanze tra scienziati e forze
politiche sul modo di concepire il vasto campo semantico che va sotto il nome
di «scienza» con l’effetto di restituirne un’idea normalizzata e
monodimensionale, i cui canoni sono definiti secondo un principio di autorità
che non ha alcun fondamento epistemologico, ma reclama a sé una sorta di
imprimatur politico per poter sbandire ogni critica e ogni eterodossia.
L’associazione Eunoè si propone di reagire a questo pericoloso stato di
cose proponendo alla firma di politici, accademici, ricercatori (di ogni disciplina),
medici e divulgatori un “Manifesto” in cinque punti per restituire a scienza e
politica la necessaria autonomia epistemica e operativa nei rispettivi domini, per
agire nell’interesse comune.
Eunoè è una associazione di promozione sociale (APS) nata nel 2019 per lo
studio e la divulgazione del ruolo della scienza nelle società complesse.
Maggiori informazioni su http://eunoe.org.
Sul modo di intendere e di utilizzare la scienza, per il libero esercizio delle
professioni scientifiche e contro ogni forma di scientismo
Articolo 1
La scienza non è un catalogo di conoscenze, ma uno specifico modo di essere
della conoscenza, un canone per organizzare una determinata modalità di
interpretazione della realtà tramite un sistema di metafore.
Articolo 2
La scienza non può essere una metafisica surrogata, pertanto non è fatta di
dogmi. In particolare:
• ogni “verità” scientifica non è assoluta perché ha una natura probabilistica
e può essere smentita nel tempo col progredire delle conoscenze;
• la comunità scientifica è un corpo plurale che esprime una pluralità di
modelli, interpretazioni e applicazioni, spesso in reciproco conflitto,
comunque irriducibili all’idea di una “verità” o di un “consenso” scientifici;
• le teorie e i modelli scientifici non sono semplici ipotesi o descrizioni di
porzioni di mondo, ma il risultato di un vasto e intricato processo storico,
culturale, economico e sociale;
• anche la scienza, come ogni altra attività umana, è condizionata nei suoi
obiettivi e nei suoi risultati dagli interessi degli individui e dei gruppi di
potere dominanti.
Articolo 3
Nessuna forza politica e nessun cittadino responsabile deve prestarsi a
sostenere o a tollerare in alcun modo forme di scientismo, ossia concetti di
scienza dogmatici, semplicistici o riduttivi.
Articolo 4
La negazione dell’incertezza e della condizionabilità delle conoscenze
scientifiche è scorretta soprattutto quando si applica alle scelte politiche perché
favorisce l’adozione di decisioni basate su conoscenze parziali e incomplete e,
quindi, arbitrarie. Ciò comporta un rischio triplice:
• che la politica adotti un sapere scientifico selezionato e semplificato in
forma autoritativa per esercitare un potere svincolato dai processi
democratici;
• che i messaggi provenienti dalla comunità scientifica non conformi agli
obiettivi politici del momento siano scoraggiati, ostracizzati o negati,
minando così la fondamentale libertà di sviluppare e diffondere la
conoscenza.
• che i cittadini identifichino questa concezione strumentale, squalificante
e potenzialmente oppressiva della scienza con il patrimonio, il metodo e i
protagonisti della conoscenza scientifica nel suo complesso, facendo di
quest’ultima l’oggetto di una pericolosa e indiscriminata crisi di sfiducia.
Articolo 5
L’uso della scienza per legittimare le decisioni politiche è sempre più diffuso.
Tuttavia, la politica non è né può essere una mera applicazione di postulati
tecnico-scientifici, perché il suo ambito è quello di un agire collettivo fondato
sulla negoziazione, la mediazione e il compromesso tra istanze diverse. Se la
nostra società vuole continuare a definirsi democratica deve instaurarsi tra i due
domini un rapporto dialettico e fondato sul reciproco rispetto. È perciò cruciale
che i saperi che si pongono a fondamento delle scelte politiche siano sottoposti
ad adeguati processi di indagine e di riflessione epistemica e democratica per
far sì che le istituzioni possano adoperarli in modo trasparente e affidabile.
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