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Entrata in guerra contro la Russia: il poco considerato articolo del Trattato UE che ci può trascinare in guerra in Finlandia, e un giorno in Ucraina…

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Sapete che esiste un articolo, poco noto, del tratto di Lisbona che potrebbe trascinarci in un conflitto con la Russia, se questa attaccasse la Finlandia, anche se questa non diventa un membro attivo della NATO?

Solitamente si considera la UE come una unione economico- burocratica, francamente mal funzionante e repressiva dal punto di vista del benessere dei cittadini. Pochi però sanno che esiste un risvolto militare difensivo che ci obbligherebbe ad intervenire se la Finlandia venisse attaccata e non fosse membro della NATO.

L’alleanza atlantica ha come fondante il famoso “Articolo 5”, per cui attaccare uno stato significa attaccarne tutti. Però pochi sanno che esiste un suo equivalente anche a livello di Unione Europea. L’art. 42 punto 7 del Trattato di Lisbona dice:

Qualora uno Stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri.

Mentre l’art. 5 del trattato NATO è chiaro e semplice, quello Europea è più arzigogolato, complicato, involuto, ma, alla fine, dice la stessa cosa: se un paese UE viene attaccato gli altri devono intervenire. L’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite si riferisce proprio al diritto all’autodifesa di ogni stato attaccato.

Quindi, potenzialmente, se la Russia agisse contro la Finlandia noi saremmo obbligati a intervenire, anche senza la partecipazione dell’Alleanza Atlantica. Bisogna dire che la Russia non considera, per ora, una minaccia esiziale l’eventuale entrata di Finlandia e Svezia  nella NATO e la risposta si concretizzerebbe soprattutto in una maggiore presenza nel Baltico, magari a livello nucleare. Un nulla, in un mondo di missili intercontinentali nucleari.

Però c’è un secondo problema, di cui nessuno parla: questa estate è attesa la domanda di adesione dell’Ucraina alla UE. L’entrata di Kiev nell’Unione verrebbe a significare l’applicazione dell’art. 42 punto 7. Quindi gli altri paesi UE sarebbero obbligati a intervenire nel caso di attacco a Kiev, tra l’altro senza che neppure esista un’infrastruttura militare e con l’Austria che si proclama “Neutrale”, ma sarebbe obbligata a partecipare comunque.

Un bel pasticcio che nessuno sta considerando, data l’euforia interventista. Quando vedremo partire i carri armati per il fronte qualcuno ci penserà…

 


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