Elon Musk fa causa ai Fact Checker: avrebbero manipolato fraudolentemente il Social “X”

Lunedì, il proprietario della X ha intentato una causa “termonucleare” Media Matters. un “fact checker” tendente verso la sinistra, con l’accusa di aver prodotto documentazioni falsificate. Elon Musk accusa il gruppo di aver raffigurato “maliziosamente” e in modo fuorviante annunci di grandi aziende che appaiono sulla piattaforma accanto a post filo-nazisti e suprematisti bianchi “come se ciò fosse quello che i tipici utenti X sperimentano sulla piattaforma”.

Per ora Media Matters non ha cancellato i propri post, anzi il sito è letteralmente pieno di accuse di antisemitismo a Elon Musk, quasi fosse una sorta di leit-motiv del sito, ma appare evidente che, una volta che il caso sarà giunto in tribunale, il sito dovrà cambiare completametnee registro.

Secondo l’accusa, Media Matters ha creato il suo articolo di accusa aggirando intenzionalmente le misure di protezione di X contro tali post, creando account che “seguivano esclusivamente” account di proprietà di inserzionisti di grandi nomi più “un piccolo sottoinsieme di utenti” che sono “noti per produrre contenuti estremi e marginali”. Praticamente l’articolo sarebbe frutto di una manipolazione.

Quindi “ha fatto ricorso allo scorrimento e all’aggiornamento all’infinito” finché non ha ottenuto i risultati desiderati: “contenuti controversi accanto ai più grandi inserzionisti di X”, che ha screenshottato e utilizzato nei suoi “report” su X.

Il gruppo di “fact checker” non  ha rivelato come abbia ottenuto gli screenshot oggetto delle accuse.

Il realtà la grande, enorme, colpa di cui viene accusato Elon Musk è un altro: quella di aver rivelato, con i “Twitter file”, le manovre con cui il potere allineato con la sinistra e con i famosi “Fact checker” ed ora cercano, in ogni modo, di fargliela pagare, danneggiano X anche presso i grandi utenti pubblicitari. Intanto Musk afferma che il numero di utenti mensili del social media ha raggiunto un nuovo massimo.